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Se Roma dovesse scomparire, allora si sarà estinto il genere umano | Sai perché la Capitale si chiama “città eterna?”

La fontana della Barcaccia in piazza di Spagna, con veduta della scalinata di Trinita’ dei Monti – Roma.Cronacalive.it (foto Ansa)

Cuore dell’Italia dal punto di vista storico, geografico e politico, Roma è anche Regina delle acque, Caput mundi e Città Eterna

Situata al centro dello stivale, Roma si trova a metà strada tra gli estremi nord e sud dell’Italia. Storicamente rappresenta le origini della nostra civiltà.

Roma è considerata un museo a cielo aperto che si è stratificato e sedimentato nel corso dei secoli: il suo patrimonio artistico-culturale è incommensurabile, con innumerevoli monumenti storici di grande valore, oltre a capolavori di ingegneria risalenti all’antica Roma come strade, ponti e acquedotti ancora utilizzati.

Quando si parla di Roma non si può non parlare del Tevere, il fiume che la attraversa e che ha contribuito fortemente al suo sviluppo commerciale grazie ai traffici fluviali. Il Tevere ha anche costituito un canale di comunicazione cruciale per il trasporto dei materiali che sono stati utilizzati per edificare la Roma imperiale.

Ma sono i numerosi acquedotti presenti in città – assieme alle oltre duemila fontane – che le hanno fatto guadagnare l’appellativo di Regina aquarum, cioè Regina delle acque. L’acquedotto dell’Aqua Virgo, per citarne uno – il sesto degli undici acquedotti romani antichi – risale al 19 a.C. ed è funzionante da oltre duemila anni, anche grazie alla purezza delle sue acque prive di calcare che ne hanno consentito la conservazione per venti secoli. Oggi alimenta tre dei più conosciuti monumenti della Capitale: la Fontana di Trevi, la Barcaccia in Piazza di Spagna e la Fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona. Nessuna città nell’antichità ha goduto di una ricchezza idrica comparabile a quella di Roma, dove le acque venivano utilizzate per terme, piscine, fontane e case.

Roma Caput Mundi

Roma non è solo Regina aquarum, ma è anche detta Caput mundi, che significa ‘Capitale del mondo‘, grazie al ruolo che aveva nell’Impero Romano come centro politico e culturale.

La potenza e la gloria di Roma hanno cambiato per sempre la storia e influenzato territori vastissimi, ben al di là degli attuali confini italiani, interessando buona parte dell’Europa e del Medio Oriente e tutti i territori costieri del Nord Africa. Il progresso e la civiltà dell’antica Roma hanno rivoluzionato le sorti di tutto il bacino del Mediterraneo.

Il fiume Tevere e Castel Sant’Angelo – Roma.Cronacalive.it (foto Ansa)

Città fortunata, invincibile ed eterna

Ma più di ogni altra cosa, Roma è la Città Eterna. L’espressione Urbs Aeterna venne usata per la prima volta nel I secolo a.C. dal poeta Albio Tibullo: «Romulus aeternae nondum formaverat urbis moenia», cioè «né ancora aveva Romolo innalzato le mura dell’Eterna Urbe». Tito Livio nel suo “Ab Urbe condita” – dove narra la storia della città dalla sua fondazione – scrisse «Roma, città fortunata, invincibile ed eterna».

La scrittrice francese Marguerite Yourcenar nel suo romanzo del 1951 “Memorie di Adriano” – per cui fu candidata al Premio Nobel per la letteratura – fa pronunciare queste parole all’imperatore Adriano: «Roma vivrà, Roma non perirà che con l’ultima città degli uomini». Ecco la Roma eterna e imperitura, che ha tracciato le linee della storia e ne conserva i tesori inestimabili ammirati e invidiati da tutto il mondo, segni tangibili di una grandezza che non muore, perché Roma è stata, è e sarà per sempre la Città Eterna.