I questori in allerta per le prossime manifestazioni: che siano pro Palestina o pro Israele, si rischia un’escalation di violenza.
Una circolare sull’ordine pubblico, inviata dal Dipartimento di pubblica sicurezza ai questori di tutto il Paese invita i funzionari a procedere ad un “attento vaglio dei preavvisi relativi a pubbliche manifestazioni organizzate in segno di solidarietà a sostegno della popolazione palestinese ovvero dello stato israeliano“.
Secondo la circolare, quindi, questi raduni – in particolare quelli più estemporanei – “potrebbero infatti costituire l’occasione per innescare pericolose situazioni di tensione, con il rischio di escalation violente tanto tra gli appartenenti a comunità direttamente riconducibili al teatro di crisi quanto tra i sostenitori delle stesse“.
Pertanto viene raccomandato ai funzionari che garantiscono sicurezza ed ordine pubblico sul territorio “di porre in essere ogni opportuna iniziativa finalizzata a ricercare con i promotori/organizzatori l’individuazione delle più idonee modalità di attuazione delle manifestazioni programmate privilegiando località decentrate ed evitandone lo
svolgimento o il passaggio nei pressi di siti ed obiettivi ‘simbolo’, direttamente riconducili alle parti in conflitto, così da garantire una maggiore tutela dei manifestanti e dell’intera comunità”.
E non si andrà troppo per il sottile, perché, come si precisa nella circolare, per garantire la pubblica incolumità si potrà anche fare “ricorso a formali provvedimenti di tipo prescrittivo”.
Quindi, manifestazioni che siano riconducibili al conflitto tra Israele e i palestinesi di Hamas saranno osservate speciali, con l’esplicito invito ai questori ad attivare tutti i servizi che possano scongiurare ogni eventuale azione dimostrativa messa in pratica per suscitare la maggior eco mediatica possibile.