Secondo l’indagine Fnomceo, il Nord è soddisfatto del Servizio sanitario regionale mentre il Sud preferirebbe un intervento statale.
Il 54% degli italiani ha promosso il Servizio sanitario regionale “ma con grandi distanze territoriali”. Se al Nord la soddisfazione ha raggiunto il 69%, al Sud e nelle Isole si è fermata a quota 41%. Tale divario è emerso anche alla domanda su chi debba guidare la sanità.
Il Nord ha confermato il modello concentrato sulle Regioni mentre il Sud ha chiesto un intervento statale nella speranza, secondo l’interpretazione degli esperti, di riequilibrare la qualità percepita del servizio sanitario. Sono questi i risultati presentati, oggi a Roma, durante il convegno dedicato al Servizio sanitario nazionale.
L’indagine, che si è basata sull’opinione pubblica e sul personale medico, è stata condotta dall’Istituto Piepoli per la Fnomceo cioè la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. Effettuata con interviste telefoniche e via web, la ricerca ha coinvolto un campione di 1.000 persone tra i 15 e i 75 anni oltre a 300 medici e odontoiatri.