Zaki, “c’è sempre un modo per trovare la pace, ma la pace ha bisogno di persone giuste”
Alla presentazione del suo primo libro Zaki, interpellato dai cronisti, ha commentato la situazione Israelo-Palestinese.
Durante la presentazione del suo primo libro dal titolo “Sogni e illusioni di libertà La mia storia”, avvenuta ieri 20 ottobre presso il teatro Manzoni di Roma, Patrick Zaki è stato interpellato dai cronisti sulla situazione Israelo-Palestinese.
“Sono molto arrabbiato oggi. Avevano ribadito che avrebbe riaperto il valico e invece, ad oggi non è stato così. Siamo in un momento molto critico per i civili. Spero che qualcuno abbia un po’ di umanità e si renda conto delle circostanze che stanno portando al genocidio del popolo palestinese“. E “spero che gli ostaggi (di Hamas ndr) vengano liberati e possano tornare dai loro cari”.
“In qualità di difensore dei diritti umani sono sempre stato a favore della pace, ma per ottenerla c’è bisogno di giustizia giusta e negli ultimi anni questa giustizia non c’è stata, con l’apartheid, la pulizia etnica e tutto ciò che ha comportato”, ha poi proseguito Zaki. “Questa guerra va avanti da anni, oggi noi ne abbiamo visto la brutalità: la presa di ostaggi, le morti, il bombardamento di un ospedale, la mancanza di generi alimentari e di acqua… noi attivisti chiediamo un cessate il fuoco, di porre fine alla guerra, il rientro degli ostaggi, perché non vogliamo ripercussioni per i civili”.
“Il conflitto ha un impatto su tutto il mondo. C’è sempre un modo per trovare la pace. Ma la pace ha bisogno di persone giuste, pronte a parlare. Gaza ha bisogno di pace ora. Occorre pensare ai civili, non a se stessi”, ha infine concluso.