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Incidenti a Roma: due pedoni morti in un solo giorno | Biserni (Asaps): “Capitale sta diventando un caso nazionale”

Cresce a Roma il numero di pedoni investiti
Rilievi di Polizia in seguito all’investimento di un pedone (Immagine di repertorio) – CronacaLive ediz. Roma

Asaps ha definito critica la situazione di Roma a causa dell’aumento di incidenti stradali che coinvolgono pedoni.

La situazione sulle strade capitoline sta peggiorando a causa del crescente numero di pedoni uccisi. Alla lista, già drammaticamente lunga, si sono aggiunte due nuove vittime: una donna di 58 anni e un ragazzo di 21 che sono stati travolti e uccisi mentre attraversavano. Il primo incidente è avvenuto in via del Teatro Marcello mentre l’altro in via Flaminia, nel quartiere Labaro.

Da inizio anno al 15 ottobre, sono 341 i pedoni uccisi. Il Lazio, con 59 decessi di cui 33 solo a Roma, si conferma in testa alla classifica seguito dalla Campania (40), dalla Lombardia (39), dal Veneto e dall’Emilia Romagna (31) e, infine, dalla Sicilia (25).

Nei mesi di giugno e luglio 2023, secondo l’analisi Asaps, sono morti più pedoni rispetto all’anno 2022. Gli anziani sono i più vulnerabili infatti circa 172 pedoni, quasi la metà del totale, avevano più di 65 anni. Sono 16, invece, le vittime con meno di 17 anni.

“Di fronte a cifre del genere non si può che restare allibiti – ha detto all’Adnkronos Giordano Biserni, presidente Asaps – Roma sta diventando un caso non solo nazionale, il dato è preoccupante, con più di 30 morti. E’ necessario analizzare le dinamiche degli incidenti che coinvolgono i pedoni per capire quali sono le casistiche più frequenti, le cause di questa incidentalità stradale disastrosa“.

“Sarebbe utile -ha aggiunto- anche uno studio parallelo con le altre capitali europee perché troppo spesso, in casi come questi, ci si rifugia dietro la scusa del numero elevato di abitanti a fronte di quello delle vittime. E poi  servono investimenti per scoraggiare l’alta velocità, per una adeguata segnaletica, supportata dai cartelli verticali e un maggior numero di vigili sulle strade, altrimenti questa scia di sangue non si fermerà“, ha concluso Biserni.