Un operatore Metromare è stato aggredito da decine di pendolari furiosi per i disservizi causati dal nubifragio che si è abbattuto su Ostia.
“Sono venuti contro di me in 20, poi in 50. Mi hanno insultato e sputato contro anche quando ero in terra”. Queste le parole di Massimiliano Morgante, l’operatore di stazione della Metromare che è stato aggredito, intorno alle 14:30 di lunedì, da decine di utenti per i disservizi sulla ex Roma-Lido. Infatti, a causa degli allagamenti e dei problemi elettrici dovuti al nubifragio di Ostia, era stata sospesa la tratta tra Acilia e la Stazione Colombo.
L’uomo, 48enne con due stent al cuore e due pastiglie salvavita al giorno, ha dichiarato che in 18 anni di lavoro – prima in Atac e dal 2022 in Astral – non aveva mai assistito a episodi del genere: “Così è una guerra tra poveri. La rabbia e l’odio che gli utenti provano dovrebbero riversarla altrove, di certo non contro noi lavoratori. Non c’entriamo nulla“.
Le immagini dell’aggressione, diffuse da ‘Welcome To Favelas‘, hanno fatto il giro del web: “In quel video si sentono ancora gli insulti che ho ricevuto. Non mi disturba tanto il video, ma vorrei sapere perché qualcuno mi ha ripreso quando ero in terra e non mi ha aiutato”. Nei filmati, infatti, si vede il dipendente Astral steso sul pavimento della stazione di Porta San Paolo.
È proprio al capolinea di Piramide che i pendolari hanno appreso della sospensione della Metromare per le stazioni che servono il lido. “Mi hanno chiesto il perché del problema. Erano in venti, urlavano e se la prendevano con me. Mi sono informato, ho chiamato i colleghi e comunicato loro il blocco di parte della tratta”, ha aggiunto Morgante ricordando la violenta aggressione.