L’indagine di Torino sul calcioscommesse nasce da un’attività antimafia. I calciatori restano indagati solo per gioco illegale.
Roma – Il procedimento giudiziario a carico dei calciatori e relativo alle presunte scommesse illegali è collegata ad un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Torino. L’indagine è stata infatti avviata già dal 2022 e ha visto l’operazione della squadra mobile della questura.
A seguito degli accertamenti sono emerse tracce di puntate su siti internet non autorizzati. La Dda ha competenze in materia di reati di criminalità organizzata, traffico di stupefacenti e traffico di rifiuti. Tuttavia, i calciatori attualmente interessati dalle indagini restano indagati solo per il reato di “esercizio abusivo di attività di gioco e di scommessa“.