Palazzo San Felice sarà la sede del patrimonio librario e archivistico di una delle biblioteche pubbliche italiane più prestigiose
La cerimonia di inaugurazione del cantiere per la realizzazione della nuova Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma – all’interno di Palazzo San Felice, in via della Dataria, anticamente chiamata “salita di Montecavallo” – si è svolta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con l’intervento del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra Dal Verme e l’architetto Mario Botta, che ha lavorato al progetto di recupero, restauro e riqualificazione degli spazi.
Costruito nel 1860 per volontà di Papa Pio IX sull’area dove sorgeva il Convento dei Cappuccini annesso alla Chiesa di San Bonaventura, Palazzo San Felice prende il nome dal frate cappuccino Felice da Cantalice. Fino a qualche anno fa era utilizzato come sede di alloggi per il Quirinale.
Grazie all’opera di riqualificazione che trasformerà l’edificio in una sede più funzionale e moderna, sarà possibile trasferire a Palazzo San Felice il patrimonio librario e archivistico di una delle biblioteche pubbliche italiane più prestigiose, che custodisce tra Palazzo Venezia e la Sala della Crociera del Collegio Romano preziosi volumi e documenti dedicati all’arte e all’archeologia.
“Il trasferimento a Palazzo San Felice consentirà di rendere la biblioteca più accessibile ai visitatori, agli studiosi e ai ricercatori di tutto il mondo, contribuendo a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio archeologico e storico-artistico italiano. La nuova sede sarà dotata di spazi più ampi e moderni che consentiranno di ospitare il ricco patrimonio librario in modo più efficiente e funzionale. Inoltre, la biblioteca sarà situata in un contesto storico di grande rilievo, posizionando la rinnovata struttura come centro di ricerca e di cultura a livello internazionale” ha affermato il Ministro Sangiuliano.
Il progetto di restauro conservativo dell’architetto Mario Botta ha previsto la valorizzazione e la fruibilità degli oltre 8 mila metri quadrati, tra spazi interni ed esterni, che comprenderanno ben 14 chilometri di scaffali per collocare tutto il patrimonio librario e archivistico. Ci saranno anche aree dedicate a eventi, mostre e concerti e una sala polifunzionale con una copertura trasparente che potrà ospitare fino a 350 persone. Inoltre un ampio spazio interno accoglierà studenti e visitatori.
Il risultato finale dell’opera sarà in perfetto equilibrio tra antico e moderno e porterà Palazzo San Felice a rivivere non solo come polo culturale, ma anche come strumento innovativo di rigenerazione urbana.
Il Quirinale ha aperto Palazzo San Felice alla collettività, il Ministero della Cultura ha finanziato il progetto e l’Agenzia del Demanio è impegnata nel restauro e nella conservazione di una delle opere pubbliche più importanti del nostro Paese.
“L’Agenzia del Demanio, in qualità di stazione appaltante – ha spiegato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme – ha lavorato in stretta sinergia con il Ministero della Cultura per rispondere all’idea del Presidente della Repubblica di trasformare Palazzo San Felice in un luogo di attrattività culturale, sede della nuova Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte. Tutto ciò in continuità con le rinnovate scuderie del Quirinale, nel cuore di un’area che ospita i beni storici più significativi della città di Roma. L’Agenzia, insieme al Ministero della Cultura, si è molto impegnata per arrivare alla fase odierna di apertura del cantiere e la nostra promessa è che continueremo con la stessa solerzia per consegnare nei tempi prefissati l’opera alla città. Il progetto straordinariamente pensato dall’architetto Mario Botta, è modello per l’Agenzia di riqualificazione dei beni vincolati che coniuga la memoria della nostra cultura con le opportunità della modernità”.