Criminalità: aumentano i reati in Italia nel primo semestre del 2023
I dati del Viminale sulle denunce mostrano un aumento della criminalità, che era in calo da oltre 10 anni: Milano e Roma sul podio.
Cresce la criminalità in Italia, in particolare furti e rapine di strada, mentre rallentano i reati informatici, con una contrazione del 14%. È quanto emerge dai dati del Viminale sulle denunce nel 2023, forniti in esclusiva al ‘Sole 24 Ore‘ e che contribuiscono alla storica indagine della Qualità della vita del ‘Sole 24 Ore‘, in uscita a fine anno.
I furti con strappo sono aumentati del 7% rispetto al 2019, mentre le denunce per percosse sono cresciute del 12%. Le rapine in pubblica via sono salite del 13%, e le estorsioni addirittura del 34%. Nel primo semestre del 2023 sono poi aumentati anche i furti con destrezza e quelli di motocicli e autovetture. Questi dati rappresentano un’inversione di tendenza significativa, poiché la criminalità predatoria era in calo da oltre un decennio, anche prima del crollo rilevato negli anni della pandemia, dovuto alle restrizioni negli spostamenti.
L’Indice di criminalità
Sui dati forniti dal Viminale si basa anche l’Indice di criminalità, la graduatoria su base provinciale che ogni anno permette di scoprire quali sono le province italiane meno sicure. Nella graduatoria troviamo Milano al primo posto, con quasi 7.000 reati denunciati ogni 100.000 abitanti nel 2022 e le denunce aumentate del 3,5% nel primo semestre del 2023. Un dato preoccupante, poi, riguarda le rapine in pubblica via a Milano, che hanno raggiunto livelli simili al 2007, con oltre 2.700 episodi denunciati in dodici mesi.
Anche Roma, insieme a Rimini, è salita sulla poco lusinghiera vetta della classifica della criminalità. Nella Capitale, le denunce sono cresciute del 5% rispetto al 2019. I furti con destrezza a Roma hanno raggiunto livelli che non si vedevano dal 2015, con oltre 26.000 casi denunciati solo nel 2022. La top 10 della classifica include anche Bologna, Firenze e Torino, che occupano rispettivamente la quarta, quinta e sesta posizione, seguite da Imperia, Livorno, Prato e Napoli.
L’analisi per tipologia di reato rivela altre tendenze preoccupanti. Ad esempio, nella provincia di Barletta-Andria-Trani si registra il maggior numero di furti d’auto in rapporto alla popolazione, mentre La Spezia spicca per reati legati agli stupefacenti. Alcune città si distinguono poi per particolari tipi di reati, come Imperia con la più alta densità di violenze sessuali, percosse e contraffazione, e Livorno, che registra il numero più alto di furti di ciclomotori (77,2 ogni 100mila abitanti). E, ancora: Crotone strappa a Matera la maglia nera per incendi boschivi, mentre Brescia è prima a parimerito con Mantova nei delitti informatici.