Roma: rivolta nell’istituto penale minorile “Casal del Marmo”
Roma, tensioni nelle carceri: un minore ha appiccato il fuoco nell’istituto Casal del Marmo mentre un detenuto ha tentato di evadere dal carcere di Latina.
Nell’istituto penale minorile “Casal del Marmo” a Roma, si è verificato un episodio di grave agitazione quando un giovane detenuto ha appiccato un incendio in una cella, causando il panico nella sezione, tanto da rendersi necessaria l’evacuazione dell’intero padiglione. Lo ha reso noto la Federazione Nazionale Sicurezza FNS Cisl Lazio, segnalando l’intervento sul posto dei vigili del fuoco e il ferimento di 4 agenti, con uno intossicato, un sostituto commissario morso al braccio sinistro, e altri due agenti tutt’ora ricoverati in ospedale.
Secondo quanto riportato dal sindacato della polizia penitenziaria, la rivolta è stata provocata da “futili motivi legati ad una questione di vitto”. Inoltre, la Fns Cisl Lazio ha evidenziato che “purtroppo arrivano nell’Istituto di Roma minori provenienti da IPM Milano dove avevano già creato problemi- Attualmente vi sono n. 47 minori. Inammissibile che un Istituto qual è l’IPM di Roma di 1° Livello non vi sia una Dirigente del Corpo di Polizia Penitenziaria ma un Ispettore a comandare tale sede- poiché allo stato attuale non vi è assegnato un Comandante di Reparto – tutt’ora vi è un Direttore Penitenziario Reggente ed oggi stesso è arrivato un vice Direttore”.
Il tentativo di evasione dal carcere di Latina
Sempre nella stessa giornata poi “apprendiamo di un tentativo di evasione avvenuto verso le 12 nel carcere di Latina. Solo grazie alla prontezza del personale di polizia penitenziaria si è evitato che il tentativo di evasione si realizzasse” continua il sindacato, secondo cui “le gravi e non più sostenibili criticità del sistema penitenziario continuano ad evidenziarsi quotidianamente. Carenza di personale della Polizia Penitenziaria, aggressioni giornaliere, tutte anomalie datate che non vengono ancora prese in debita considerazione dalla politica e dai Governi.
Occorre intervenire con determinazione e subito con nuove assunzioni sia per la Polizia Penitenziaria, nei vari ruoli, che per i Direttori Penitenziari, adulti e minori. Occorre compensare la forte carenza di organico ed è, pertanto, necessario intervenire sull’organizzazione del servizio all’interno degli istituti e mettere mano alle norme relative all’Ordinamento Penitenziario ed al codice penale. È opportuno e necessario provvedere alla carenza degli organici, creare spazi a disposizione del personale ed ausili tecnologici per migliorare il servizio”.