Tre ragazzine, tutte studentesse ed ancora minorenni all’epoca dei fatti, ascoltate dai giudici della V sezione penale del Tribunale di Roma
I fatti che sono costati il banco degli imputati al professore romano di sostegno di un istituto superiore della Capitale – zona sud – sono tutti relativi al 2019 e, stamattina, davanti alla V sezione penale del Tribunale di Roma, sono state sentite le tre giovanissime studentesse, vittime delle attenzioni particolari del prof, riassunte dall’accusa in “molestie ed atti osceni“.
In uno degli episodi contestati, il professore avrebbe agito spingendo il proprio corpo contro quello della ragazzina, intenta a disegnare alla lavagna, cingendole i fianchi e bloccandole “la mano con la scusa di aiutarla a fare il disegno“.
Sempre nello stesso periodo, nel corso di una supplenza, avrebbe rivolto le proprie attenzioni verso una seconda ragazzina, avvicinatasi alla cattedra, accarezzandole schiena e fondoschiena ed interrompendosi solo quando la studentessa si è allontanata, richiamata al posto dai compagni di classe.
In un altro episodio ancora, invece, il prof si sarebbe lasciato andare ad atti osceni davanti ad una terza giovane, con lui in un’aula durante l’orario scolastico, continuando nel suo intento nonostante il manifesto disagio della ragazza che, avendolo visto, abbassava lo sguardo con vergogna.
Oltre alle testimonianze delle tre giovani vittime – tecnicamente “parti offese” – è stata sentita anche una docente del medesimo istituto.
Nel corso della prossima udienza, invece, sarà sentito direttamente il prof imputato, difeso ed assistito dalla legale Chiara Porta Crozon.