Armati di cartine e striscioni per la protesta, in 9 cercavano di intrufolarsi alla Ryder Cup ma sono stati intercettati dalla Polizia
Erano ormai già vicinissimi agli accessi del Marco Simone Golf & Country Club, dove si sta svolgendo la Ryder Cup: gli agenti della Digos di Roma, però, ha intercettato i 9 ambientalisti, impedendo che irrompessero sulla scena del prestigioso torneo golfistico per mettere in atto la loro protesta.
Negli zaini degli attivisti, gli agenti hanno trovato le piantine-guida dell’impianto sportivo, con gli accessi più facilmente abbordabili ben evidenziati, per tentare di eludere la sorveglianza. Non mancavano neppure gli striscioni per marcare la protesta, con le frasi di contestazione di rito, questa volta indirizzati allo sport del golf.
Verifiche ed approfondimenti, in accordo con l’Autorità giudiziaria, sono tutt’ora in corso.
Nei giorni scorsi, invece, erano stati i controlli dei carabinieri ad assicurare il regolare svolgimento delle “Ryder Cup” senza incidenti: in 11 sono finiti agli arresti ma non certo per eco-attivismo.
Agli arrestati, infatti, sono stati contestati reati comuni, ai danni dei visitatori stranieri, derubati di telefoni, portafogli e zaini, soprattutto nelle vicinanze delle stazioni della metro A “Barberini” ed “Ottaviano“.
Dopo la denuncia delle vittime, tutti gli arresti effettuati sono stati convalidati.