Qualità della vita: Bolzano sempre in testa, sul podio anche Pordenone e Prato, fuori Trento
Il rapporto Benvivere 2023 sulle province italiane promuove il Nord: Milano, Firenze, Siena, Bologna, Trento e Gorizia nella top 10
Bolzano scivola di 0,13 punti ma resta saldamente alla guida delle province italiane che possono offrire la migliore qualità della vita: dal podio esce Trento ma entrano Pordenone e Prato, guadagnando rispettivamente 3 e 2 posizioni rispetto al rapporto 2022 stilato da BenVivere.
Classifiche, indicatori ibridi, benessere soggettivo, partecipazione ed invecchiamento attivo: sono questi i parametri valutati nello studio curato da Leonardo Becchetti, Dalila De Rosa e Lorenzo Semplici e realizzato dalla Scuola di Economia civile con Avvenire e il contributo di Federcasse e Confcooperative.
La top 10, presentata oggi in occasione del Festival Nazionale dell’Economia Civile di Firenze, giunto alla V edizione, vede, nell’ordine Bolzano, Pordenone e Prato, come già detto, seguite da Milano, Firenze, Siena, Trento, Ancona, Bologna e Gorizia.
Anche sulla generatività Bolzano è prima. Crotone, invece, in fondo alla classifica
E una caratteristica balza subito agli occhi: gli indicatori continuano a segnalare una miglior qualità della vita al nord. “Non si registrano miglioramenti significativi fra le macroaree del Paese rispetto allo scorso anno – si legge – Considerando qualche piccola eccezione, nel complesso il Sud non ha recuperato sul Nord e sul Centro e quest’ultimo non ha recuperato sul Nord”.
La classifica è comunque in movimento: guadagnano una quindicina di posizioni, rispetto al 2022, Sud Sardegna, Sondrio, Bergamo, Rimini, Terni ed Alessandria.
Fanalino di coda è Crotone, che perde 3 posizioni rispetto allo scorso anno e guida, quindi, la lista delle province dove si vive peggio: oltre alla provincia calabrese, la flop 10 registra anche Reggio Calabria, Caltanissetta, Foggia e Taranto, Napoli, Benevento, Nuoro, Caserta e Vibo Valentia.
Analizzata e pesata anche la generatività, ovvero l’impatto atteso dalle azioni della cittadinanza, la cui classifica premia sempre la solita Bolzano, seguita da Trento e Milano. A ruota, si piazzano Pordenone e Reggio Emilia.
“Nel complesso – si legge ancora – la classifica mostra una certa stabilità (-0.37 punti) rispetto al 2022 specie per indicatori come l’età media della madre al parto, il numero medio di figli per donna, le banche del tempo, la raccolta differenziata e il numero di Neet“, ossia i giovani che non studiano né lavorano.
A registrare le variazioni maggiori, in riduzione quasi ovunque, sono soprattutto i criteri del numero di cooperative iscritte all’albo e il numero di startup innovative.