Ispra: “1 rifiuto su 3 nei fiumi italiani è plastica monouso”
Circa l’85% dei rifiuti trovati sono materiale realizzato in plastica. “Provengono soprattutto da insediamenti urbani”.
Roma – Una situazione preoccupante quella dei fiumi italiani in termini di rifiuti e sporcizia. Ad inquadrare l’annoso problema è stata l’Ispra, l’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Nell’ambito della sua attività di monitoraggio, è emerso che su 12 fiumi italiani, circa il 35% degli oggetti che vengono dispersi sono realizzati in plastica monouso.
I fiumi analizzati sono stati l’Adige, il Magra, l’Agri, L’Ombrone, il Neto, il Misa, il Pescara, il Po, il Sarno, il Reno, il Simeto e il fiume Tevere. Secondo i risultati, la maggior parte dei rifiuti rilevati nei fiumi è lì presente per via di fattori correlati agli insediamenti urbani. Circa l’85% degli oggetti trovati è fatto di materiali di plastica, mentre il 5 e il 3% è realizzato rispettivamente con carta e metallo. Questi derivano principalmente da attività correlata alla produzione di alimenti e al loro consumo. Nella maggio parte dei casi, evidenzia la ricerca, i rifiuti compiono percorsi piuttosto brevi, fino ad arrivare presso aree di accumulo, per poi sfociare in mare.