La prima tappa del Festival si è svolta a Bucarest in settembre, dal 2 all’8 ottobre approda a Roma per poi concludersi a Budapest a novembre
Sarà l’Auditorium di Via di Santa Croce in Gerusalemme ad ospitare “Roma Heroes“, il festival del teatro promosso da Rampa Prenestina che vedrà artisti di diverse provenienze rappresentare la ricchezza e la complessità della cultura Rom europea.
Dal 2018 le tre capitali europee Roma, Budapest e Bucarest sono unite nella realizzazione del Festival, concepito come luogo di incontro e collaborazione dove si creano spettacoli che raccontino la comunità Rom attraverso narrazioni contemporanee e innovative. Grazie al Festival il teatro diventa quindi uno strumento per esaltare la specificità delle comunità rom e anche un mezzo di inclusione sociale.
In programma a “Roma Heroes” dal 2 all’8 ottobre spettacoli, performance, laboratori, incontri e mostre tematiche su identità, cultura, rappresentanza, discriminazione e resilienza.
Tra gli appuntamenti anche Moni Ovadia in concerto con la sua orchestra Taraf de Metropolitana Musica Nomade il 5 ottobre alle ore 22.
Il Festival si aprirà il 4 ottobre con il primo spettacolo della Compagnia Teatrale Rampa Prenestina, composta da professionisti e apprendisti provenienti in parte dalla comunità Rom del territorio di Roma est, che si cimenteranno in “Aspettando Bo”, liberamente ispirato al capolavoro di Samuel Beckett. Lo spettacolo racconta la vita e le emozioni di due ragazzi cresciuti nel Campo Rom di Via Gordiani a Roma. La Compagnia presenterà inoltre “Romnia” il 7 ottobre alle 20.30, una pièce innovativa con un focus drammaturgico sull’autodeterminazione identitaria della donna rom all’interno della società e della comunità; in scena la storia di tre generazioni di donne rom e non rom che riflettono sull’evoluzione di usi, costumi, tradizioni e ruoli dell’universo femminile.
Dal 2 al 6 ottobre l’attore, danzatore e docente dell’Accademia Nico Pepe di Udine Claudio De Maglio condurrà un laboratorio intensivo sulle Maschere della Commedia dell’Arte; inoltre il 5 ottobre alle 18 parteciperà alla tavola rotonda di approfondimento “La voce ai margini” con docenti e ricercatori di Roma3 e La Sapienza e Chiara Candidi, ricercatrice che si è occupata della cultura rom e del ruolo delle donne.
In prima nazionale le nuove creazioni teatrali della compagnia ungherese Independent Theatre Hungary: il 5 ottobre la seconda parte della trilogia “Carcasse Putrefatte” e il 6 ottobre “I costruttori del Paese”, spettacolo sui cambiamenti sociali dell’Ungheria socialista e democratica. In programma il 6 ottobre anche “Gipsy Marionettist” con Rasid Nikolic e “Rom v.s. Everybody” che con stravaganza e ironia unisce in uno show la stand-up comedy e la conferenza antropologica, scardinando i pregiudizi e l’ignoranza riguardo la cultura Romanì. L’artista e attivista per i diritti umani Ivana Nicolic presenta il 7 ottobre lo spettacolo “Coming out etnico: orgogliosi di essere Rom e Sinti” sulla questione della marginalità dei rom e sinti nella vita politica e sociale italiana.
Per la prima volta a Roma il collettivo artistico rumeno Giuvlipen si esibirà il 7 ottobre in un concerto hip hop nei locali di Scomodo e l’8 ottobre chiuderà il festival con “Viral on Tik Tok”, basato su due ragazze adolescenti che inseguono il successo postando i loro video e scontrandosi con i tentativi di repressione dei diritti delle donne a causa di ideali sessisti di bellezza, pressione del matrimonio e influenza della religione.