Si attendono i vaccini anti-covid e anti-influenza: “Disponibili già ad inizio ottobre. Ma servirà convincere le fasce a rischio”.
Roma – Dovrebbero mancare solo alcuni giorni all’arrivo dei vaccini aggiornati contro l’influenza e il Covid. Se da un lato c’è ottimismo per vedere le fialette già disponibili nelle farmacie e negli studi dei medici di base, dall’altro cresce la preoccupazione per i pazienti. Attualmente sono in pochi ad aver già prenotato la visita per effettuare il vaccino e si teme una risposta debole da parte delle fasce più a rischio.
Un tema fondamentale, secondo Silvestro Scotti, Segretario della Federazione dei medici di medicina generale, sarà quello dell’adesione da parte dei pazienti più fragili. “L’impressione è quella che molti pazienti non abbiano l’intenzione di vaccinarsi – spiega Scotti – anche coloro che appartengono alle categorie più a rischio, come i soggetti fragili, gli anziani, gli operatori sanitari e le donne incinte”. Secondo il Segretario, infatti, “c’è una certa stanchezza vaccinale e una sempre minore attenzione”.
Il Segretario della Federazione ha toccato anche il tema dei medici di famiglia e delle loro disponibilità ad effettuare le vaccinazioni. “Generalmente sono disponibili – ha affermato Scotti – ma tutto dipende dagli accordi con le singole Asl”. In evidenza però il loro ruolo per convincere i pazienti che più di tutti hanno bisogno del vaccino. “I medici di famiglia – conclude – saranno pronti ad utilizzare tutti i meccanismi di comunicazione per contattare i loro assistiti”.