Tidei ripreso mentre fa sesso al Comune: i video hot consegnati, per errore, all’indagato che il sindaco aveva denunciato, spopolano in rete
Stanno letteralmente spopolando i video hot che riprendono il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, impegnato nei propri incontri amorosi e finiti in rete.
E non sarebbe un gran problema – a meno degli equilibri familiari e personali dei protagonisti – se Pietro Tidei non fosse anche il sindaco di Santa Marinella, piccola perla alle porte della Capitale, se quei filmati non facessero parte di un’attività investigativa disposta dalla magistratura e se non fossero, finiti, per “sbaglio” nelle mani dell’indagato che lo stesso Tidei aveva denunciato, accusandolo di corruzione.
Ma il primo cittadino, finito nel tritacarne, non ci sta. 77 anni, 4 figli e un matrimonio – almeno fino ad ora – apparentemente sereno, si difende con le unghie con i denti: “Un indagato ha ottenuto i dati sensibili presenti nell’archivio ‘riservato’ alla Magistratura che non riguardano fatti utili alle indagini e ne ha diffuso il contenuto ed il materiale, fornito inavvertitamente dalla Procura a Roberto Angeletti, accusato di corruzione dalla stessa Procura, è fonte di ispirazione per qualsiasi fantasia letteraria, senza possibilità di concreta smentita in quanto detto materiale non è mai stato fornito alla difesa”.
La storia parte da lontano, con la denuncia, per corruzione, da parte da Tidei e coinvolge l’ex assessore Roberto Angeletti, l’imprenditore romano Fabio Quartieri – titolare del ristorante “L’isola del Pescatore” – e altri consiglieri comunali di opposizione.
Proprio per le indagini scaturite dalle accuse del sindaco, la Procura avrebbe disposto di usare le intercettazioni ambientali e avrebbe, così, piazzato anche le telecamere mell’ufficio del primo cittadino, ma non per intercettare lui. Invece sono finiti immortalati i suoi incontri bollenti con due donne diverse, una delle quali sarebbe una dipendente del ministero.
“Si tratta di 4.000 ore di video e altrettante intercettazioni telefoniche, di cui in teoria sarebbero previsti la segregazione e l’arresto per chi lo pubblica, in base alla legge Severino” , scrive Tidei in una nota affidata ai social.
“Mi pare – continua – che il consigliere Roberto Angeletti ora è accusato dal pm Savelli di minaccia aggravata nei confronti del sindaco, oltre che di corruzione”. E ancora: “Questa cosa avrà conseguenze anche legali. E’ stato commesso un enorme errore nel consentire agli indagati di avere a disposizione atti del giudizio estranei ed irrilevanti per la loro difesa ma assolutamente necessari, dal loro punto di vista, per denigrare non solo un avversario politico ma colui che con coraggio ha denunziato le loro malefatte. Ora – conclude il sindaco Tidei – in una piccola cittadina come Santa Marinella questo errore ha innescato una barbarica caccia alle streghe e rischia di mettere alla gogna anche altri soggetti del tutto ignari e del tutto estranei”.