Cronaca

Filmò uomo in fiamme invece di aiutarlo: per il pm è omissione di soccorso

Procedimento penale (Immagine di repertorio) – CronacaLive ediz. Roma

Formulata l’accusa di omissione di soccorso nei confronti dell’automobilista che filmò un uomo in fiamme sul GRA invece di aiutarlo.

“Non si è fermato per prestare soccorso e non ha chiamato il 112“. Così la pm Silvia Sereni nel formalizzare l’accusa di omissione di soccorso nei confronti dell’automobilista che, anziché aiutare, filmò l’agonia di Francesco Sandrelli rimasto avvolto dalle fiamme della sua auto il 6 febbraio scorso. L’automobilista, infatti, si limitò a riprendere la scena con il telefonino aggiungendo dei commenti sprezzanti di cui, in seguito, si dichiarò pentito.

Erano circa le 12 quando l’auto di Sandrelli, pittore 53enne di fama internazionale, iniziò a prendere fuoco all’altezza di Casal del Marmo, sul Grande Raccordo Anulare a Roma. Nel disperato tentativo di spegnere le fiamme, che avvolgevano anche lui, l’uomo accostò lungo la corsia d’emergenza e scese dal veicolo iniziando a muoversi avanti e indietro sulla carreggiata. Fu tutto inutile. Sandrelli riportò gravissime ustioni che ne causarono la morte dopo un mese di sofferenze, il 24 marzo scorso in un ospedale romano.

La conclusione delle indagini della Procura capitolina è giunta ora a Cortona (Arezzo), luogo d’origine della vittima, scatenando la reazione della famiglia e del vicepresidente del Consiglio Regionale toscano, Marco Casucci, che ha commentato: “Ci auguriamo che se ritenuto colpevole venga pesantemente sanzionato dalla legge. Il suo comportamento è da stigmatizzare con forza; guardare morire un uomo senza battere ciglio, ed anzi riprendere la drammatica scena, è qualcosa di veramente abominevole“.