Roma, condanna a 23 anni per aver ucciso il datore di lavoro
Licenziato dal titolare dell’autolavaggio dove lavorava, lo aveva accoltellato vicino alla stazione San Giovanni: condannato a 23 anni
E’ arrivato oggi il verdetto dei giudici della Terza Corte d’Assise di Roma: Grigoryan Suren dovrà scontare 23 anni di carcere per l’assassinio del suo datore di lavoro, ucciso il 22 giugno del 2021, nei pressi della fermata della metropolitana San Giovanni.
Il giovane, 28 anni, di origine armena, colpì ripetutamente al collo Ahmed Khaled Bilal, il titolare, di nazionalità irachena, dell’autolavaggio dove Suren lavorava. Secondo il datore di lavoro, il ragazzo aveva intascato l’incasso del lavaggio di una vettura, una decina di euro in tutto e, per questo, aveva deciso di licenziarlo.
Così la reazione di Grigoryan non si fece attendere, con le sequenze dell’assassinio immortalate dalle telecamere di videosorveglianza: gli agenti della Squadra Mobile lo fermarono a Napoli, dopo un breve tentativo di fuga.