Roma, arrivano i nuovi autovelox della discordia
Allarme autovelox nella Capitale e gli automobilisti romani si infuriano: sulla Casilina un dispositivo “invisibile“
Tempi duri per gli automobilisti romani: con i nuovi dispositivi per il rilevamento della velocità sempre più sofisticati, disseminati lungo le strade della Capitale, sfuggire all’autovelox sarà praticamente impossibile.
A far partire il tam-tam sul posizionamento dei nuovi apparecchi, come riporta Allaguida.it, il dispositivo piazzato sulla Casilina, arteria ad elevatissimo traffico: l’autovelox c’è, ma non si vede.
Invece dei tradizionali cartelli fissi, ben visibili a tutti, che segnalano la presenza dell’apparecchio, quello incriminato sarebbe un segnalatore mobile, di plastica, fissato con una corda ad un archetto parapedonale, una di quelle barriere metalliche che, spesso troviamo lungo i marciapiedi o in prossimità di semafori o incroci per proteggere i pedoni dai movimenti delle auto. E, anche se sono sempre molto colorati e ben visibili, spesso a strisce bianche e rosse, chi guida non li degna di particolare attenzione.
Attaccato con una corda ad un archetto parapedonale: ecco l’autovelox che c’è ma non si vede
Quel dispositivo, piazzato strategicamente in modo anonimo in un tratto di strada privo di semafori o di incroci, è quindi destinato a raccogliere una messe enorme di infrazioni al limite di velocità, esasperando gli automobilisti romani che, nell’autovelox, non vedono più il deterrente usato per garantire una guida sicura, bensì un modo per “far cassa” a spese dei viaggiatori.
Si è così scatenata la polemica e la protesta per quella che è considerata una palese violazione al Codice della Strada, secondo il quale sulle strade urbane la presenza degli autovelox deve essere segnalata da un cartello almeno 80 metri prima o, in alternativa, deve essere presente almeno un agente.
Così, sui social, video e foto fioccano sull’autovelox invisibile, facendo montare la protesta: nessuno ha voglia di farsi levare 3 punti dalla patente o di ricevere multe che vanno dai 40 ai 173 euro. Anche perché una valanga di ricorsi è, praticamente, annunciata…