Roma, cantieri Giubileo 2025: per i romani, situazione insostenibile
Traffico deviato e viabilità quasi impossibile: romani furiosi con i cantieri del Giubileo 2025. Campidoglio: “I disagi non saranno eterni”
Difficile far capire ai romani e ai turisti, in questi giorni, che le pene che stanno patendo con il traffico in tilt per i cantieri del Giubileo, aperti in mezza Roma – quella del centro, principalmente – finiranno e che poi ne trarranno beneficio tutti. Per il momento l’attenzione generale, per strada e sui social, è tutta sugli inevitabili disagi: “Settanta milioni per togliere un semaforo…“, commenta desolato un passante mentre tenta di superre indenne le auto in zona San Pietro, scansando i turisti impegnati nell’immancabile selfie.
“Siamo abituati al traffico, ma così è davvero difficile anche svolgere il nostro lavoro – si lamenta un tassista imbottigliato nel traffico, con il vigile urbano davanti che sta tentando di far deviare la colonna di auto. Per non parlare dei commercianti che lavorano a piazza Pia e su tutto il lungotevere in Sassia: “Situazione insostenibile”, è il laconico commento.
A tre settimane, scarse, dall’apertura dei cantieri, la pazienza dei romani si è già esaurita. E le critiche sono feroci: “70 milioni di lavori? Se li potevano risparmiare“, replica un automobilista. “Se li davano a me, i lavori glieli facevo in due settimane, altro che dicembre“, aggiunge un’altro. “E questo è niente – si sfoga il proprietario di un’edicola – voglio vedere cosa succederà man mano che riapriranno tutte le scuole e si tornerà a lavorare a pieno regime. Per non parlare poi dello smog, per chi lavora all’aperto come noi l’aria, in questa zona, è diventata irrespirabile“.
Commenti feroci sui social e esasperati da passanti ed automobilisti. Inutili le rassicurazioni del Campidoglio
E poi la chiosa, comune a quasi tutti: “Ma questi lavori non si potevano fare di notte?”
“I disagi sono inevitabili – fanno sapere dal comune – ma i cantieri nell’arco di poco saranno chiusi e tutti ne trarremo giovamento“. Più lapidario il commento ascritto all’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè: “Tutto quello che potevamo fare l’abbiamo fatto, per i miracoli ci stiamo attrezzando”.