Monito dalla Fiaso, Fed. It. Aziende sanitarie e ospedaliere: “L’occupazione dei posti letto è ancora marginale ma bisogna essere preparati“
La continua circolazione delle varianti di Covid-19 preoccupa gli ospedali, che devono essere pronti in caso di impennate di infezioni da Sars-Cov-2: da qui, il monito di Giovanni Migliore, presidente di Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, ndr).
Il motivo della preoccupazione è ben noto, ormai: “Con il prossimo arrivo dell’autunno – spiega Migliore – si comincia ad osservare un’intensificazione della circolazione dei virus respiratori. E, accanto ai primi isolamenti di virus influenzali, osserviamo un aumento della incidenza di casi Covid, destinati ad intensificarsi con l’apertura delle scuole e l’intensificazione delle occasioni di incontro in luoghi chiusi“.
La posizione di Fiaso è chiarissima: guai a farsi trovare impreparati. Per ora i posti letto negli ospedali per i malati di Covid sono in gran parte ancora liberi, ma non si può sapere cosa riservi il futuro. Quindi, urge tenere la situazione sotto stretto monitoraggio, disporre di protocolli aggiornati, anche a livello di direzioni sanitarie e dare inizio il prima possibile alla nuova campagna vaccinale con i più recenti ritrovati.
Dall’osservazione dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità “vediamo una maggiore incidenza del Covid nei soggetti ultranovantenni. Ma – fa notare Migliore – al momento risulta difficile monitorare il fenomeno sulla base dei dati di incidenza, considerando la minore tendenza dei soggetti giovani e in buona salute a sottoporsi a test o l’utilizzo incontrollato di test autosomministrati. Gli over 65 – conclude – hanno una maggiore probabilità di sottoporsi al test in caso di sintomi, proprio per accedere subito alle giuste cure”.