Mercoledì 13 settembre, gli studenti dell’Osa hanno organizzato azioni di protesta in 25 istituti romani contro “l’attuale scuola-gabbia”.
“Per una nuova scuola pubblica”: questo lo slogan che domani, mercoledì 13 settembre, accompagnerà le proteste del movimento studentesco Osa in oltre 25 istituti romani. Studenti e studentesse, provenienti dal nord al sud del paese, si mobiliteranno contro il nuovo anno scolastico “partito a suon di rincari dei testi scolastici, annunci di riforme aziendaliste della scuola e carenze storiche degli istituti italiani”.
Tutte azioni rientranti nella più ampia campagna del movimento contro “l’attuale scuola-gabbia” considerata “fabbrica di precari, incapace di essere ascensore sociale”. “La riforma dei tecnici e dei professionali annunciata dal governo -dicono gli studenti dell’Osa- continua in questa fallimentare direzione degli ultimi 30 anni: svendita dell’istruzione ai privati e aziendalizzazione della scuola, piuttosto che risoluzione reale dei problemi”.
Per tali motivi, chiedono che siano dati “soldi alla scuola, non alla guerra in contrapposizione frontale con la linea bellicista e guerrafondaia del governo e della finta opposizione, complice della situazione in cui versiamo”. “Il governo ignora il disagio psicologico sempre più diffuso degli studenti e -aggiungono- la proposta di educazione sessuale in salsa reazionaria di Valditara appare come un vero e proprio spot propagandistico volto a sedare la rabbia e la possibilità di conflitto giovanile dopo i fatti terribili delle ultime settimane”.