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Processo Diabolik, l’amico: “Sapevo dell’appuntamento ma non con chi”. La figlia di Piscitelli assente

Omicidio Diabolik
Il corpo di Fabrizio Piscitelli, ‘Diabolik’, capo ultra Lazio ucciso al parco degli Acquedotti, Roma, il 07 agosto 2019. Roma-CronacaLive.it

Nuova udienza del processo per l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, Diabolik. L’amico: “Aveva un appuntamento ma non so con chi

Nuova udienza nel processo per l’omicidio, una vera e propria esecuzione, del capo ultrà della Lazio Fabrizio Piscitello, nome di battaglia “Diabolik“.

Tocca ai testimoni dell’accusa e, nell’aula bunker di Rebibbia, si ascolta un amico del DiabloIl killer, l’argentino Raul Esteban Calderon, assiste, in videoconferenza, dal carcere molisano di Larino.

Avevo sentito Fabrizio 10 minuti prima che venisse ucciso”- racconta il testimone – “Dovevamo andare a Nettuno per una festa in barca”. Il resto sono tanti “non ricordo” e “non so“.

Su quella panchina del Parco degli Acquedotti, all’Appio Claudio a Roma, Diabolik aveva l’abitudine di sbrigare i propri affari. “Mi ha detto che stava uscendo da casa dei suoi, doveva passare dal parco degli Acquedotti perché aveva un appuntamento ma non mi ha detto con chi” – continua l’amico di Piscitelli.

18 settembre, udienza chiave: depone Rita Bussone, ex di Calderon, nel programma testimoni

Aula bunker di Rebibbia. Immagine repertorio. Roma-CronacaLive.it (1)
Aula bunker di Rebibbia. Immagine repertorio. Roma-CronacaLive.it

I pm Ceraso e Palazzi incalzano il teste: “Non ho mai avvertito preoccupazione da parte di Piscitelli – risponde – Conoscevo Piscitelli da quando eravamo ragazzi, eravamo tutti della Lazio, vivevamo nella stessa zona, avevamo un legame consolidato nel tempo, conoscevo anche la sua famiglia. Fabrizio aveva un suo ‘fascino’, una figura che poteva far invidia in qualsiasi campo, frequentava duemila persone al giorno

Il testimone non aggiunge o conferma nulla sulle relazioni pericolose – ed illecite – di Diabolik: glissa sui rapporti dell’amico con Fabietti e Capriotti.

Grande assente la figlia di Piscitelli, che doveva essere sentita oggi: un certificato medico ne giustifica la mancata deposizione. “La testimonianza ascoltata oggi in aula – ha dichiarato Tiziana Siano, legale di parte civile dei genitori e della sorella di Fabrizio Piscitelli – è l’ennesima rappresentazione di persone vicine a Fabrizio che continuano a negare la realtà dei fatti. L’omertà su chi doveva incontrare Fabrizio e soprattutto sui motivi dell’omicidio”.

La prossima udienza, quella del 18 settembre, sarà il momento clou del processo: è in programma di sentire, in videocollegamento, l’ex compagna di Calderon, Rita Bussone, una delle accusatrici del killer di Diabolik e, ora, sottoposta al programma di protezione testimoni.