L’intervista Alla Vita in diretta di Monica Nappini, la sorella dell’infermiera uccisa a coltellate nel quartiere Primavalle di Roma.
“Ho grossi dubbi che l’assassino abbia ucciso da solo. Mi affido alla polizia perché loro stanno indagando”. Queste le parole della sorella di Rossella Nappini, l’infermiera uccisa Roma il 4 settembre scorso. Monica Nappini, in una intervista a La Vita in Diretta, chiede che venga fatta giustizia e afferma che il presunto assassino non avrebbe agito da solo. “Io voglio che esca fuori tutta la verità. Sono sicura che questo… una mano gli è stata data, non può essere che ha ucciso da solo mia sorella. Devo lottare per lei, per la persona che era. E assolutamente, io finché non so, non mi fermo. Voglio giustizia, per lei”.
Adil, il presunto assassino di Rossella Nappini, sarebbe stato visto entrare da un testimone, il condomino che presumibilmente gli avrebbe aperto il portone. “Certamente, perché mia madre non avrebbe mai aperto e l’assassino ha aspettato che scendesse mia sorella nell’androne e l’ha colpita, l’ha colpita con queste coltellate”, ha proseguito Monica Nappini.
“Mia madre mi ha detto di aver visto Adil che si allontanava con molta calma, dal cortile, e poi lei è scesa e quando è scesa, ha trovato mia sorella distesa per terra, ha cominciato ad urlare, mi ha chiamato dicendomi ‘Rossella è morta, Rossella è morta’. Il corpo era tutto un massacro. Addirittura nelle gambe era piena di tagli”, ha concluso la sorella dell’infermiera.