Con i libri usati risparmi fino al 50%, l’Associazione librai Roma: “aumento del costo dei libri di 3-4 euro dopo il Covid”.
È arrivato settembre e con lui studenti e genitori, armati di scarpe comode, liste di libri e tanta pazienza, hanno iniziato la ricerca dei testi scolastici usati tra i mercatini di Lungotevere Oberdan di Roma. Una “tradizione” che dura da anni, ma resa sempre più necessaria dall’inarrestabile aumento dei prezzi. I libri di testo scolastici, essenziali per il ritorno a scuola, stanno infatti subendo un aumento di prezzo tale da incidere gravemente sul budget di moltissime famiglie.
Così, mentre il governo sta lavorando per introdurre misure di sostegno e cercando fondi per l’acquisto dei libri, che secondo il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ammontano a 133 milioni di euro per l’anno scolastico 2023-2024, centinaia di persone sono alla ricerca dei manuali più convenienti. In questo senso, l’Associazione Librai Roma offre un servizio di compravendita di libri usati o nuovi per tutte le classi, dalle scuole medie all’università, un valido aiuto per chi ha bisogno di risparmiare.
“Il caro libri è un problema serio che si ripresenta ogni anno a settembre. Ora poi le difficoltà si fanno sentire particolarmente perché si aggiungono altre spese che le famiglie devono affrontare, tutte in questo mese”, dice all’Adnkronos Luigi N. dell’Associazione Librai Lungotevere Oberdan, titolare del banco 8. “Noi offriamo la nostra consulenza alle famiglie, insieme siamo più di 20 operatori e riusciamo ad avere la forza per arginare il caro libri. È chiaro che una decisione andrebbe presa a monte, soprattutto in merito a questo avvicendamento delle edizioni, che è davvero troppo cinico. Un libro di testo dovrebbe durare almeno 5-6 anni, in modo tale da permettere alle famiglie che scelgono di avere due figli quasi coetanei – e ahimè sono sempre meno – di poter riutilizzare gli stessi testi. Altrimenti la spesa diviene troppo elevata”. A concordare con lui è Marco, papà di Matteo, 15 anni, che ora sta per cominciare il terzo anno in un istituto tecnico di Roma.
“Non è possibile che ogni anno vengano proposte nuove edizioni dello stesso libro. Il governo dovrebbe agire in tal senso: inutile proporre bonus o agevolazioni che poi risolvono solo parzialmente il problema, impediamo piuttosto che si arrivi a cambiare la copertina di un libro, l’impaginazione e poi la si descriva come ‘nuova edizione’, costringendo le famiglie ad affrontare una spesa tutt’altro che indifferente”. Il problema, segnala ancora Joelle, mamma di Sara, studentessa al secondo anno del liceo linguistico, tocca anche il tema dell’ecologia. “Se pensiamo al quantitativo di carta che viene sprecato per fornire testi di studio, a così tanti studenti, dalle elementari fino all’università, direi che è chiaro che stampare ogni anno nuove edizioni è una follia. Comprando all’usato il risparmio sui testi nuovi è del 20-25%, sull’usato arriva fino al 50%”.