Cronaca

Fiaccolata Asl Roma 1 per Rossella Nappini, Rocca: “E’ il 78esimo femminicidio, ormai è un bollettino di guerra”

Il presidente della regione Lazio Francesco Rocca e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri presso il San Filippo Neri durante la fiaccolata per Rossella Nappini, Roma 7 settembre 2023 – CronacaLive ediz. Roma

La Regione Lazio ha partecipato con una delegazione alla fiaccolata in memoria di Rossella Nappini, l’infermiera uccisa lo scorso 4 agosto.

Continuano le espressioni di cordoglio di tutta la comunità per la morte di Rossella Nappini, l’infermiera uccisa lo scorso 4 settembre a Roma, nel quartiere Trionfale. Ieri, in centinaia hanno preso parte alla fiaccolata commemorativa organizzata dall’Asl Roma 1 presso l’ospedale San Filippo Neri dove lavorava la vittima.

La Regione Lazio ha partecipato con una delegazione composta dal presidente Francesco Rocca, dalla vicepresidente Roberta Angelilli, dagli assessori regionali alla Sicurezza urbana, Luisa Regimenti, e alle Pari opportunità, Simona Baldassarre, insieme con il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma.

Il cordoglio della Regione Lazio

Un momento presso il San Filippo Neri durante la fiaccolata per Rossella Nappini, Roma 7 settembre 2023 – CronacaLive ediz. Roma

“È con profonda tristezza e rabbia che commemoriamo Rossella Nappini: una donna che ha perso la vita in circostanze orribili, diventando così la 78esima vittima di femminicidio in Italia dall’inizio dell’anno”, ha esordito il presidente Francesco Rocca sottolineando che la morte di Marisa Leo, uccisa dal suo ex compagno nel trapanese, ha già fatto tristemente salire il numero delle vittime a 79.

“Ormai sembra di assistere a un bollettino di guerra. Noi uomini dobbiamo essere i primi a metterci la faccia e fare di più per proteggere le donne dalla violenza, garantendo che ogni forma di abuso e sopraffazione venga condannata senza esitazione”.  Un impegno che “richiede una cooperazione tra le istituzioni, le forze dell’ordine, il sistema giudiziario e la società civile”.

“Dobbiamo fornire alle donne, ancor di più di quanto stato fatto finora, gli strumenti necessari per allontanarsi da situazioni di pericolo. Ma, soprattutto, dobbiamo educare le nuove generazioni a rispettare e valorizzare tutte le persone, indipendentemente dal loro genere”, ha spiegato il presidente della Regione Lazio che ha voluto ribadire “Spero con tutto il cuore che la morte di Rossella Nappini non sia vana e sono certo sarà ricordata come un faro di speranza e di impegno per la sua comunità”.

Anche Roberta Angelilli, prendendo la parola, ha confermato che “è doveroso esserci e stringersi tutti insieme per dare un segnale tangibile di partecipazione e di impegno istituzionale perché questi terribili eventi non si verifichino più”. “Dobbiamo lavorare per proteggere le donne dalla violenza”, ha detto precisando che proprio ieri “l’aula della Camera ha approvato in via definitiva, con 200 voti favorevoli, 61 astenuti e nessun contrario, la proposta di legge C. 1135, già approvata dal Senato, per la prevenzione della violenza di genere“.

“Si tratta di un provvedimento in materia di poteri del Procuratore della Repubblica nei casi di violazione dell’articolo 362, comma 1-ter, del Codice di procedura penale e in materia di assunzione di informazioni dalle vittime di violenza domestica e di genere”, ha spiegato Angelilli in conclusione.