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Roma, allarme Ailanto: la pianta cinese è un pericolo per i guidatori

Ailanthus Altissima – CronacaLive ediz. Roma

L’Ailanto, la pianta cinese ‘del paradiso’, sta infestando le strade della Capitale causando disagi e pericoli ai guidatori.

Se per i cinesi l’Ailanto è l’Albero del Paradiso, non è così per i romani che continuano a denunciarne la pericolosità. Sui social sono diventati virali i video che ne mostrano la crescita incontrollata lungo gli angoli e le carreggiate delle strade, dal centro storico alla periferia.

“Nemmeno nove mesi e c’è di nuovo una foresta di Ailanto sul Muro Torto che ha iniziato a invadere la carreggiata” ha scritto una cittadina su X (ex Twitter) allegando un video dimostrativo. La pianta cinese, infatti, è nota per la sua crescita veloce e spontanea che ben si adatta a un ambiente impervio e circondato da asfalto.

Per i guidatori, soprattutto per i motociclisti, l’Ailanto è diventato però un problema perché ostacola una piena visibilità, specialmente nelle ore serali o in curva. Da via Salaria a San Giovanni, la pianta sta infestando le strade capitoline a causa dell’assenza di batteri in grado di frenarne la riproduzione. Un fenomeno che andrebbe tenuto sotto controllo con potature e disinfestazioni.

Il pericolo Ailanto

L’Ailanto è una pianta nota per la sua natura fortemente invasiva. Ogni anno cresce di un metro e si riproduce grazie a polloni sotterranei e con centinaia di migliaia di semi. S’impone sulla vegetazione circostante creando dei fitti fogliami e rilasciando le proprie tossine nel terreno.

“Inoltre, i suoi fiori emettono un odore sgradevole, -ha spiegato National Geographicnon ha predatori naturali e ospita una serie di insetti invasivi e nocivi come la Lycorma delicatula (anche conosciuta come lanterna maculata)”. A questa si aggiungono altre specie quali la ‘cimice asiatica‘ e l’Euwallacea validatus che hanno già devastato le foreste americane e molti frutti tipo pesche e mele.

Importata nel settecento dalla Cina, l’Alianto non è un problema solamente italiano. Anche in altri parti del mondo, come in Nord America, la pianta cresce su strade, autostrade e perfino nelle aree colpite dagli incendi.

“Gli unici modi che gli agricoltori e i gestori di terreni hanno per combatterla sono l’uso di potenti erbicidi e l’abbattimento periodico degli alberi“, hanno chiarito gli esperti.