Il sindacato degli infermieri ha espresso il cordoglio per la morte di Rossella Nappini, uccisa il 4 settembre scorso nel quartiere Trionfale.
“Dolore e sdegno per l’ennesimo omicidio brutale e inspiegabile, rabbia per la triste fine di una collega impegnata nel sociale e nelle battaglie sindacali”.
Così il sindacato degli infermieri Nursing Up che, nella persona del suo presidente nazionale Antonio De Palma, ha voluto esprimere il suo cordoglio per l’uccisione della collega Rossella Nappini avvenuta, il 4 settembre scorso, nel palazzo dove viveva in via Giuseppe Allievo a Roma.
“Rossella Nappini -ha detto De Palma- era prima di tutto una operatrice sanitaria, per questa ragione difendeva e tutelava la salute dei pazienti, dei malati, naturalmente anche delle donne come lei: leggiamo dalle cronache che era attiva nelle battaglie sindacali, e non conta certo la sigla per la quale era riscritta, e apprendiamo, oltre tutto, che era impegnata anche in campagne anti violenza“.
“Una mano brutale, che le ha inferto colpi su colpi, le ha tolto la possibilità di continuare a essere madre e infermiera“, ha aggiunto il presidente esprimendo il dolore di NursingUp non solo “come sindacato delle professioni sanitarie, ma soprattutto come organismo da sempre vicino alla difesa e alla tutela delle donne“.
Intanto, per domani, giovedì 7 settembre, l’Asl Roma 1 ha organizzato una fiaccolata commemorativa che partirà alle ore 19 dall’ospedale San Filippo Neri.