Quasi un femminicidio ogni tre giorni da inizio anno. Nella maggior parte dei casi gli assassini sono i compagni. I dati del Viminale.
Roma – Ogni tre giorni in Italia una donna viene uccisa. Si può riassumere così il pesantissimo report – dal sapore davvero amaro – redatto dal Viminale nell’indagine sui reati di femminicidio in Italia. Da quando è iniziato il 2023, riporta l’istituto che ha condotto la ricerca, sono state ben 78 le donne assassinate. Un fenomeno che interessa tutta Italia, dal Nord al Sud del Paese.
Può sembrare assurdo, ma il fenomeno del femminicidio in Italia è talmente diffuso da non essere aggiornato nemmeno il dato ufficiale riportato dall’osservatorio del Viminale. Sul report, infatti, vengono riportati 77 omicidi di donne in Italia. Tuttavia, a questo dato bisogna aggiungere già un’altra donna che ha perso la vita, estendendo il bilancio a 78. Nella giornata di lunedì, infatti, è stato trovato il corpo senza vita Rossella Nappin, l’infermiera di 52 anni rinvenuta nell’androne del palazzo nel quartiere Trionfale di Roma. Anche in questo caso, ad uccidere una donna è stato il suo ex compagno, ora arrestato. Sono ben 61, infatti i femminicidi avvenuti in ambito familiare, che confermano la matrice “affettiva” di questi omicidi. Trentotto donne hanno infatti trovato la morte a causa del loro compagno o dell’ex.
Non consola il dato “in miglioramento” rispetto all’anno precedente. Nel 2022, infatti, i femminicidi fatti registrare nello stesso periodo furono 81, il 5% in più. Aumentano però gli atti di omicidio commessi all’interno dell’ambito familiare. Il dato infatti parla di un aumento del 2% (98% rispetto al 96% dell’anno già passato).
Il report del Viminale sulla situazione femminicidi in Italia ha riacceso i riflettori sulla situazione normativa nel nostro Paese. La discussione prevista in commissione giustizia della Camera, relativa al disegno di legge sul femminicidio, potrebbe avvenire già a settembre, accorciando i tempi di una sua eventuale approvazione. Il ddl mira a potenziare la protezione di quelle donne che sono vittime di violenza, oltre a rendere più severe le misure di prevenzione e tutela.
Un altro elemento rivoluzionario che potrebbe essere apportato da una nuova legge sul femminicidio è quello della riduzione a 30 giorni dell’intervento della Magistratura dal momento della denuncia di una vittima di violenza.
Nella giornata di venerdì 8 settembre, il giorno prima della chiusura della Mostra cinematografica di Venezia ci sarà un evento dedicato alla lotta contro il femminicidio. Le componenti della commissione parlamentare che costituirà l’inchiesta sul femminicidio sfileranno infatti sul red carpet della Mostra.
In questa occasione verrà ribadita la necessità di un maggiore “cultura del rispetto”. A ricordarlo è stata la presidente Martina Semenzato. Le deputate e le senatrici sfileranno dunque sul red carpet per puntare ancora una volta i riflettori su un fenomeno dall’impatto devastante sulle donne del nostro Paese.