Caso Omerovic, nell’incidente probatorio la sorella conferma: “Gli agenti lo hanno picchiato e buttato dalla finestra”
Incidente probatorio per la sorella di Hasib Omerovic, 36enne precipitato dalla finestra a Primavalle: “Sono stati i poliziotti”
Una deposizione lunga 4 ore quella della sorella di Hasib Omerovic, a piazzale Clodio, davanti al giudice per le udienze preliminari, nel corso dell’incidente probatorio per cristallizzare i fatti accaduti nel luglio del 2022. Quel giorno, infatti, il 36enne Hasib precipitò dalla finestra di casa sua, in via Aleandro, nel quartiere di Primavalle, mentre era in corso un’operazione di polizia da parte degli agenti del commissariato di zona.
La donna, che quel giorno si trovava nell’appartamento del fratello, avrebbe confermato tutte le accuse, raccontando all’interprete di lingua “romanè” che uno dei quattro agenti entrati in casa avrebbe prima picchiato Hasib, per poi gettarlo dalla finestra. Tutto sotto gli occhi degli altri tre poliziotti.
I difensori dei quattro, però, hanno trovato il racconto della ragazza confuso e contraddittorio, principalmente in due punti: dove si trovasse lei esattamente all’interno della casa e quali fossero le condizioni di salute del fratello il giorno dopo la caduta.
Dopo l’udienza di oggi, possibile chiusura di inchiesta nelle prossime settimane
L’inchiesta, coordinata dall’aggiunto Michele Prestipino e dal pm Stefano Luciani, vede Andrea Pellegrini, uno dei poliziotti coinvolti, accusato di tortura. Oltre a Pellegrini, sono indagati anche altri agenti, per i quali pende l’accusa, a vario titolo, di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e depistaggio per l’annotazione di servizio scritta dopo l’intervento a casa di Omerovic.
Dopo l’incidente probatorio odierno, si ipotizza che l’inchiesta possa essere chiusa nelle prossime settimane.