Cronaca

Roma, Bambino Gesù: vaccino per proteggere gli allergici alle punture d’insetto

Laboratorio di ricerca. Immagine repertorio. Fonte Pixabay (by Michal Jarmoluk)

Fiocchi: “Con l’immunoterapia desensibilizzante è possibile prevenire lo shock anafilattico e i decessi legati alle punture d’insetti”.

All’ospedale pediatrico Bambino Gesù è possibile sottoporsi ad un trattamento che contrasta lo shock anafilattico provocato dalle punture di insetti.

Bambini e adolescenti con gravi forme di allergie ai veleni di vespe, calabroni, api e bombi possono, quindi veder ridotto il rischio di uno shock anafilattico nel caso di una puntura incidentale.

Lo spiega dettagliatamente l’allergologo Alessandro Fiocchi, responsabile dello specifico reparto dell’ospedale pediatrico della Santa Sede. “Grazie all’immunoterapia desensibilizzante – annuncia il professore Fiocchi – è possibile prevenire lo shock anafilattico e quindi anche i decessi legati alle punture di insetti”.

Sono soggetti a rischio circa 2 persone su 100, anche se nei bambini il fenomeno è meno frequente ma, tuttavia, ogni anno, nel Paese, si registrano fino a 20 decessi per queste cause, tra adulti e bambini. Negli ultimi 18 mesi hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso del Bambino Gesù ben 625 soggetti punti da insetti al cui veleno erano particolarmente sensibili.

L’immunoterapia desensibilizzante va praticata in centro altamente specializzato e sotto stretta osservazione medica

Vespa veleutina, specie proveniente dall’Oriente, aumenta il rischio di allergie. Roma-CronacaLive.it

Si parla di allergia al veleno di insetti quando la puntura provoca reazioni eccessive per estensione, gravità e durata. Talvolta può interessare la gran parte di un intero arto, con il rigonfiamento che raggiunge il suo apice entro le 48 ore e può durare fino a 7 giorni o, addirittura, 10. Si possono manifestare anche febbre, spossatezza e nausea.

Risolutivi sono i primi istanti subito dopo la puntura, in cui è necessario togliere il pungiglione con le unghie o le pinzette: ma se si superano i 20 secondi, l’operazione risulterà inutile perché tutto il veleno sarà già stato rilasciato nell’organismo.

In caso di sospetta reazione allergica, è necessario rivolgersi immediatamente alle cure del medico o del Pronto Soccorso e, superata l’emergenza, affidarsi ad un allergologo per analisi e test.

Il vaccino – spiega ancora Alessandro Fiocchi – va proseguito per almeno 3 anni e l’effetto si mantiene di solito per molti anni, ma il trattamento è efficace già dal dodicesimo mese: se il bambino viene punto accidentalmente non rischia più lo shock anafilattico“.

L’essenziale, però, è che l’immunoterapia venga condotta in centro di allergologia specializzato, sotto stretta osservazione medica e di concerto con le valutazioni dello specialista.