Un detenuto ha puntato un coltello alla gola di un agente penitenziario del carcere di Latina. “Manca il personale”.
Roma – Nella tarda mattinata di domenica 27 agosto è stata sfiorata una vera e propria tragedia all’interno del carcere di Latina. Un detenuto di origini egiziane ha infatti minacciato il sovrintendente capo di polizia penitenziaria con un coltello di 17 cm puntato alla gola. Secondo una prima ricostruzione, il gesto sarebbe stato scatenato da futili motivi e l’ordine è stato ripristinato in poco tempo.
Tuttavia, continuano gli episodi di violenza subiti dagli agenti della polizia penitenziaria. Una situazione denunciata regolarmente dalla Fns Cisl, che in una nota ha commentato l’episodio. “C’è una carenza di 836 unità solo nel Lazio, mentre a Latina mancano circa 40 agenti, dove c’è un sovraffollamento del carcere di 123 detenuti sui 77 posti a disposizione”. Secondo quanto scritto nel comunicato, con questi numeri è impossibile garantire i diritti al personale. L’invito della Fns è di “garantire e mettere in sicurezza il personale di Polizia Penitenziaria”.