Gambero Rosso ha testato dieci etichette italiane di acqua minerale effervescente naturale: le prime due classificate sono romane
L’acqua minerale – secondo la definizione della normativa italiana e comunitaria –
proviene da giacimenti sotterranei profondi e incontaminati. È batteriologicamente pura all’origine e priva di inquinanti alla sorgente, non viene sottoposta a trattamenti di disinfezione ed è imbottigliata all’origine: arriva al consumatore esattamente come sgorga alla fonte.
Ogni acqua minerale ha una sua identità unica data dalla sua specifica storia idrogeologica, da cui derivano composizione, caratteristiche e temperatura costanti; il suo contenuto di sali minerali le conferisce un gusto e delle proprietà peculiari.
Un panel di esperti assaggiatori – tra cui due water taster – ha degustato in un blind test per Gambero Rosso dieci acque minerali effervescenti naturali italiane tra le più vendute, acquistate nella grande distribuzione. Escluse dalla degustazione le acque Panna e San Pellegrino, sponsor di Gambero Rosso.
La classifica stilata ha valutato le acque secondo parametri di leggerezza, complessità, pulizia, armonia, piacevolezza.
A pari merito in prima posizione con il punteggio massimo di 76/100 l’acqua Claudia ed Egeria, entrambe con sorgente nel territorio romano ed entrambe ricche di storia. Il secondo miglior punteggio di 70/100 va ad Acqua di Nepi, la cui sorgente si trova a 45 km da Roma, in provincia di Viterbo. A seguire Ferrarelle (68/100), Sangemini (63/100), Lete e Uliveto (a pari merito con 62/100), Santagata (61/100), Grazia (57/100) e COOP – Sorgente Monte Cimone (50/100).
La sorgente dell’acqua Claudia ad Anguillara Sabazia era già sfruttata in età Repubblicana per le sue proprietà curative, come attestano i resti del complesso romano all’interno della proprietà dello stabilimento idrominerale. La sua effervescenza naturale ha origine dalle profondità dei Vulcani Sabatini.
L’acqua Egeria, anche detta “l’acqua santa di Roma“, attraversa un sottosuolo di origine vulcanica prima di arrivare alla fonte, da cui sgorga ricca di sali minerali. La sorgente Egeria, anche conosciuta come Fonte delle Camene o dell’Acqua Santa, è alimentata dal bacino idrico dei Castelli Romani e si trova nella Valle della Caffarella. Dalla sorgente inizia il cosiddetto “sentiero delle acque”, che attraversa il Parco dell’Appia Antica.
La sorgente Egeria era considerata sacra fin dall’antichità. La ninfa Egeria era protettrice delle nascite e della fertilità ed era venerata insieme alle Camene, divinità delle acque sorgive. La dea Diana la trasformò in sorgente quando la vide in lacrime per la morte del suo amato, il secondo re di Roma Numa Pompilio. La fonte divenne così luogo di culto sacro ai romani.