Il tecnico del Frosinone, Eusebio Di Francesco, ha commentato ai microfoni radio Rai le dimissioni di Mancini e l’episodio di Juve-Bologna.
“Gli arabi offrono tanti soldi? Il problema è di chi non li prende”. Questa la risposta di Eusebio di Francesco ai microfoni Rai di ‘Radio Anch’io lo Sport’ sulle dimissioni di Roberto Mancini da ct della Nazionale.
Alla domanda se Mancini non avrebbe fatto meglio a comunicare subito che lasciava gli Azzurri per volare a Riad, l’allenatore del Frosinone ha risposto: “Non lo so, conosco Roberto ma non benissimo per per poter capire, e non è giusto che io lo giudichi. Siamo dei professionisti, ognuno agisce a proprio modo“.
“Ha fatto una scelta”, ha ribadito ricordando che “l’Italia ha preso comunque un grandissimo allenatore come Spalletti, il migliore interprete del calcio in Italia negli ultimi due anni”.
Poi, tornando sull’offerta dell’Arabia Saudita a Mancini, ha dichiarato: “Comunque è un mercato drogato, ma questo vale anche per la Premier. Se un club di quel campionato vuole andare su un giocatore di quello italiano, noi abbiamo perso in partenza. Ci vuole tempo per ricostruire il nostro calcio, a partire dai settori giovanili“.
Mister Di Francesco, nella sua intervista ai microfoni radio della Rai, ha parlato anche del rapporto arbitri-giocatori: “Proprio una settimana fa ci è venuto a trovare un arbitro di Serie A per fare una chiacchierata, e ha parlato di quando gli vanno tutti addosso mentre c’è una situazione di Var, cosa che anche a me non piace e non aiuta nessuno”.
“Dobbiamo migliorare anche noi“, ha detto spiegando che oggi “è un calcio diverso, così come nel sociale”. Se “prima si diceva qualche ‘parolina’, ora bisogna stare attenti perché gli arbitri sono più rigidi“.
“Ma io non contesto l’episodio fine a se stesso, al di là di ieri che si doveva intervenire“, ha precisato riferendosi alla partita Juventus-Bologna che ha fatto infuriare i rossoblù per il mancato fischio di rigore, da parte dell’arbitro Di Bello, dopo il contrasto tra Iling-Junior e Ndoye in area Juve.
“E’ la gestione di una partita che fa la differenza”, ha ricordato Di Francesco.
“Prima veniva presa una decisione e tu dovevi accettarla. Collina, che è stato grandissimo, se gli dicevi che secondo te aveva fatto un errore ti rispondeva ‘l’ho vista così, è andata così’. Bisogna essere bravi nella comunicazione, così come nella vita”, ha concluso.