Rdc, altri 30 mila sms di sospensione: 2229 a Roma su 2967 nel Lazio
Sono più di 32mila gli sms inviati oggi per la sospensione del Reddito di Cittadinanza. Più di 5.000 a Napoli, 2.229 a Roma.
Se Napoli è la città che conta il maggio numero di messaggi inviati per comunicare la sospensione del Reddito di Cittadinanza (5.275 sms), la Sicilia è la regione che ne ha ricevuti di più: 8.900 comunicazioni ad altrettanti nuclei familiari che, d’ora in poi, non riceveranno più il RdC.
Le altre regioni più interessate da queste nuove comunicazioni – oltre 32mila – sono la Campania (8.649), la Calabria (2.991), il Lazio (2.967) e la Puglia (2.692).
Tra le città, al di là di Napoli, Palermo con 2.914 sms e Catania, 2.222, praticamente tanti quanti ne siano arrivati a Roma che è stata raggiunta da 2.229 messaggi.
Questa ondata di sms di fine agosto segue quella dello scorso fine luglio: già 159 mila nuclei famigliari erano stati raggiunti dalla comunicazione di sospensione del reddito di cittadinanza, scattata dopo sette mensilità.
Inps, De Felice: “In arrivo altri 40 mila messaggi di sospensione di Rdc. Poi assegno di inclusione”
“Da qui a dicembre ne arriveranno altri, per circa 40 mila”, ha precisato Diego De Felice, direttore centrale della comunicazione Inps ieri alla trasmissione televisiva Agorà Estate di Rai 3.
Un totale di 240mila famiglie, quindi, ai quali, entro fine anno, sarà notificata la cessazione del sostegno.
Dal 1° settembre, però, sarà attivo il programma SFL – Supporto Formazione Lavoro che assicurerà un miniassegno di 350 euro al mese per coloro che, “occupabili”, abbiano perso il diritto al sostegno del reddito di cittadinanza. Si tratta di una misura personale e non famigliare, come invece il Rdc: significa che, in famiglia, più di un componente può ricevere l’assegno SFL, purché si sia in possesso dei requisiti necessari.
“Circa i tre quarti delle persone che avevano il reddito di cittadinanza lo mantengono – ha sottolineato De Felice – e lo continueranno a percepire fino al 31 dicembre. Poi potranno fare la domanda di assegno di inclusione“.