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Frosinone, Daspo e firma per 5 anni a due ultra dopo l’incontro Frosinone-Napoli

Agente di Polizia allo stadio di Frosinone. Immagine repertorio. Fonte Facebook, Questura di Frosinone
Agente di Polizia allo stadio di Frosinone. Immagine repertorio. Fonte Facebook, Questura di Frosinone

DASPO d’urgenza per i due ultras protagonisti di atti violenti al termine di Frosinone – Napoli: il divieto scatta già dalla prossima partita.

Sono stati identificati e sanzionati i due tifosi frusinati ritenuti responsabili degli episodi violenti ai danni di sostenitori napoletani al termine della 1° di campionato Frosinone-Napoli, disputata al Benito Stirpe domenica scorsa.

Si tratta di un 43enne disoccupato, residente a Ceccano e di un operaio di 42 anni di Veroli. Per loro, Daspo con obbligo di firma durante le partite per la durata di 5 anni e, ovviamente, divieto di ingresso allo stadio per qualunque manifestazione sportiva.

Il questore di Frosinone, Domenico Condello, ha poi trasmesso alla Procura tutti gli atti che rilevano, ai danni dei due, una sfilza di capi d’accusa che vanno dalla rapina alla violenza privata e lesioni.

Due gli episodi cristallizzati dalle indagini della Digos

Lo stadio Benito Stirpe (Crediti: Foto di I, Sardognunu da Wikimedia Commons)
Lo stadio Benito Stirpe (Crediti: Foto di I, Sardognunu da Wikimedia Commons) – Roma.Cronacalive.it

Il primo episodio su cui si è fatta luce è quello dell’aggressione ad un ragazzo di 19 anni, accerchiato e minacciato per costringerlo a togliersi la maglia del Napoli, salvo poi essere colpito da uno sputo e da una gomitata in piena faccia, per la quale ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso.

Il secondo episodio, simile, è avvenuto ai danni di un 26enne di Cassino, reo di aver tentato di difendere due donne che indossavano la maglia del Napoli ed erano state accerchiate e costrette a toglierla.

Colpito alle spalle, prima, ed al volto, poi, il giovane ha subito la rottura del setto nasale ed è stato poi ricoverato in ospedale.

Tutto questo, sotto gli occhi di bambini e ragazzini che, allo stadio per un pomeriggio di divertimento e di sport, si sono trovati spettatori involontari di violenze inspiegabili ed ingiustificabili.

Le indagini, però, non si fermano e la caccia ai complici continua: “Non daremo tregua – ha dichiarato Condello – e non tollereremo le azioni di chi intende inquinare lo sport a Frosinone”.