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Aci, indagato per falso il presidente Sticchi Damiani: non avrebbe dichiarato migliaia di euro

Presidente Aci indagato per falso
Il presidente dellACI Angelo Sticchi Damiani durante la 74a Conferenza del Traffico e della Circolazione organizzata dall’ACI, Roma, 26 novembre 2019 – CronacaLive ediz. Roma

Il presidente dell’Aci rischia di finire sotto processo con l’accusa di aver taroccato le autocertificazioni sui propri redditi.

Avrebbe “dichiarato falsamente i dati relativi ai propri redditi“: questa l’accusa rivolta al presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, che rischia un processo a Roma per falso.

Infatti, come riportato ieri da diversi quotidiani, la Procura di Roma ha proceduto alla chiusura dell’indagine contestando a Sticchi Damiani di non aver dichiarato all’Ente migliaia di euro tra il 2017 e il 2020.

Secondo l’impianto accusatorio, il presidente dell’Aci puntava ad aggirare il tetto annuale di 240mila euro previsto per i manager che operano nella Pubblica Amministrazione.

Il difensore: “Chiarirà tutto all’Autorità Giudiziaria”

L’avvocato Roberto Eustachio Sisto, difensore del presidente dell’Aci, ha riferito in una nota che il suo assistito “chiarirà all’Autorità Giudiziaria, in tempi rapidissimi, l’insussistenza di ogni addebito“.

“Peraltro gli stessi, identici fatti contestati nell’atto di chiusura delle indagini -ha aggiunto- sono già stati oggetto di una recentissima archiviazione da parte del GIP dello stesso Tribunale di Roma, su richiesta della Procura, per infondatezza della notizia di reato, anche in virtù della corretta presentazione, con annessa pubblicazione, della dichiarazione recante tutte le fonti di reddito”.

“Sicché la duplicazione dell’addebito, in presenza di tali decisioni di proscioglimento, risulta allo stato inspiegabile“, ha concluso il legale.