Cronaca

11enne costretta dai tifosi del Frosinone a togliere la maglia del Napoli

Lo stadio Benito Stirpe (Crediti: Foto di I, Sardognunu da Wikimedia Commons) – Roma.Cronacalive.it

Procedono le indagini per identificare gli aggressori di un tifoso napoletano. La questura: “il rispetto delle regole è basilare e non ci sarà tolleranza”.

Nel pomeriggio di ieri, martedì 22 agosto, il questore di Frosinone Domenico Condello ha apposto la sua firma su un Daspo (Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive) nei confronti di un tifoso napoletano di 34 anni. Tale provvedimento vieta l’accesso alle manifestazioni sportive per i prossimi tre anni.

Durante l’incontro di calcio Frosinone – Napoli, tenutosi lo scorso sabato per la prima giornata del campionato di Serie A, il tifoso napoletano, nel corso del primo tempo, ha scavalcato la ringhiera perimetrale dello stadio per entrare nell’area “main stand”, da cui ha avuto accesso alla tribuna centrale.

L’uomo è stato tempestivamente bloccato dagli agenti della Polizia di Stato che erano impegnati nel servizio di mantenimento dell’ordine pubblico. “Il provvedimento – commentano dalla questura di Frosinone – è un chiaro segnale che il rispetto delle regole è basilare e non ci sarà tolleranza”.

Le aggressioni

Attualmente, inoltre, la polizia sta completando l’analisi delle immagini raccolte e sta procedendo con l’identificazione delle persone che, al termine della partita, hanno aggredito un tifoso del Napoli. Durante questo brutale episodio, al tifoso napoletano è stato rotto un dente ed è stato colpito al collo. L’individuazione di questi aggressori è ormai sempre più vicina.

Infine, è emerso solo oggi il resoconto di una donna di Cassino, recatasi allo stadio per assistere alla partita con sua madre, una donna di 70 anni, e i suoi due figli piccoli. Uno dei figli indossava la maglia del Frosinone, mentre la sorella indossava quella del Napoli. La testimone ha riferito che alla fine della partita qualcuno ha strappato la sciarpa del Napoli dal collo di sua madre e ha obbligato la figlia di 11 anni a togliere la maglia del Napoli, in un atto di intimidazione.