Montecitorio, ddl contro la violenza sulle donne in commissione Giustizia
Roccella: “Siamo certi che ci sarà l’impegnò di tutti, senza distinzioni di parte, affinché diventi presto legge dello Stato”
Il disegno di legge del governo contro la violenza sulle donne sbarca in commissione Giustizia alla Camera, dopo l’approvazione nel Consiglio dei Ministri nel giugno scorso.
A firma dei ministri Roccella, Piantedosi e Nordio, il ddl, una volta superato il vaglio della commissione, dovrà passare, poi, al voto in aula.
“Siamo certi che ci sarà l’impegnò di tutti, senza distinzioni di parte, affinché diventi presto legge dello Stato“, invoca Eugenia Roccella, prima firmataria del ddl e ministro della Famiglia, delle Pari Opportunità e della Natalità.
Non si arresta l’ondata di crimini violenti nei confronti delle donne e, pur se riconducibili più ad un problema educativo e culturale che ad un vuoto legislativo, è innegabile che una legge possa aiutare a contrastare il fenomeno.
La ministra: “Un testo scritto per essere condiviso il più possibile da tutte le forze politiche”
“Il testo di legge varato dal governo, che mette in campo strumenti fortemente orientati alla prevenzione – precisa Roccella – è stato voluto come disegno di legge proprio perché su un tema come questo ci sia la massima condivisione“.
Nel testo del ddl sono previste una serie di misure mirate a contenere le conseguenze più nefaste del fenomeno: dal rafforzamento delle misure di prevenzione ad un uso più stringente dell’ammonimento, così come al potenziamento del braccialetto elettronico e l’arresto in flagranza differita. Ma si parla anche di tempi rapidi e certi per la valutazione del rischio da parte dei magistrati e per l’applicazione delle misure più restrittive. Insomma, tempi ridotti dalla segnalazione del problema all’intervento effettivo, con l’obiettivo di proteggere la vita della vittima prima che lo divenga.
“Si tratta – puntualizza ancora il ministro – di interventi che possono risolvere le inadeguatezze delle norme attuali e spezzare il ciclo della violenza prima che sia troppo tardi. Agire sulla
prevenzione, con tempestività, può significare davvero salvare delle vite”. E ancora: “Siamo certi – conclude Eugenia Roccella – che ci sarà l’impegno di tutti, senza distinzioni di parte“.