Rapinarono un gruppo di sostenitori del San Severo Basket nell’area di servizio Casilina Ovest: 7 Daspo dalla Questura frusinate
Era il 30 gennaio del 2022 ed un gruppo di tifosi ultras del Taranto Calcio rientravano da una trasferta a Latina. Si fermarono nell’area di servizio Casilina Ovest, sull’A1 e lì aggredirono alcuni tifosi del San Severo Basket che erano in sosta anche loro durante la strada del ritorno in Puglia.
Erano tanti, gli ultras, molto più dei sostenitori del San Severo: ci volle poco perché gli accerchiassero e, armati di mazze e spranghe, li hanno obbligati a consegnare bandiere, tamburi, megafoni, sciarpe e striscioni. Già che c’erano, i tifosi balordi portarono via anche un giubbotto ed uno zaino da un minivan.
Intervennero gli agenti della Digos di Frosinone e, con l’aiuto delle testimonianze, dei filmati delle videocamere di sorveglianza e supportati dai colleghi della Scientifica di Latina, ricostuirono tutti i fatti e identificarono tutti e sette gli autori della bravata.
Per tutti, al termine delle indagini, è partita la richiesta di rinvio a giudizio con le accuse di rapina aggravata in concorso, ricettazione, porto abusivo di armi o di oggetti atti ad offendere. Ed è stata proposta l’adozione del Daspo a carico di tutti e sette i tifosi coinvolti a pieno titolo nella vicenda.
Per tre di questi, tutti pregiudicati, scatta l’interdizione per 5 anni, con obbligo di firma durante gli incontri del Taranto Calcio, mentre per altri tre il divieto si ferma a 3 anni. Il settimo, invece, destinatario del provvedimento di divieto quinquennale, si trova attualmente in carcere, a Benevento, per omicidio volontario.
Un altro Daspo è stato inflitto dal Questore di Frosinone Domenico Condello, nelle stesse ore, ad un ultras del Genoa per i fatti accaduti durante la partita di calcio del maggio scorso.
L’uomo, residente a Milano, aveva lanciato dei petardi verso la curva nord, svellendo due seggiolini e ferendo un tifoso avversario, provocandogli la rottura del timpano.
Anche in questo caso, provvidenziali si sono rivelate le immagini delle telecamere di sicurezza dello stadio: l’uomo è stato identificato e per lui le porte degli impianti sportivi si chiuderanno per i prossimi tre anni.