Due nuovi ritrovamenti dei Fasti Ostienses emergono dalla campagna di scavo Ostia Post Scriptum: uno relativo al periodo di Adriano.
La seconda campagna di scavo del progetto Ostia Post Scriptum (Ops, ndr), ha portato alla luce due nuovi frammenti dei Fasti Ostienses.
Si tratta di incisioni su lastre di marmo di informazioni e notizie sulla politica del tempo a Roma ed Ostia, una sorta di giornale ante litteram di cui si occupava il pontifex Volcani, la più alta autorità religiosa locale.
I reperti sono stati rinvenuti nel Parco Archeologico di Ostia, Area B, corrispondente al Foro di Porta Marina.
Il progetto che si occupa delle campagne di scavi è curato dal Parco Archeologico di Ostia antica, il collaborazione con l’Università di Catania ed il Politecnico di Bari.
“La scoperta di due frammenti dei Fasti – ha sottolineato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – ci permette di svelare pezzi importanti della vita di Ostia e della Capitale. Questi scavi hanno portato alla luce anche i resti di diverse decorazioni ed estese porzioni di pavimento a mosaico che presto saranno visibili al pubblico“.
I frammenti ritrovati riferiscono di fatti verificatisi sotto l’imperatore Adriano. “Si tratta di una scoperta anch’essa straordinaria – ha puntualizzato Alessandro D’Alessio, direttore del Parco archeologico di Ostia antica – che, se da un lato accresce e integra quanto sappiamo sull’attività di quel grande imperatore che fu Adriano portando nuove acquisizioni sull’importantissima attività edilizia da lui condotta a Roma, dall’altro – ha concluso – riconferma le immense potenzialità dell’antica Ostia per una sempre più approfondita conoscenza e divulgazione del nostro passato“.