La strage dei pedoni sulle strade: 26 dal 1 agosto, 255 da inizio anno
26 pedoni uccisi sulle strade dal 1° di agosto, 255 da inizio dell’anno. Asaps: “Ecatombe che sta passando sotto silenzio”.
Sono tanti 26 morti nei primi 13 giorni di agosto, tutti pedoni travolti e uccisi sulle strade ma, dal 1° gennaio 2023, sono addirittura 255: praticamente una media di 34 morti al mese, più di uno al giorno.
“In piena estate sta passando sotto silenzio questa ecatombe di pedoni morti e non si ferma il fenomeno degli investimenti sulle strisce pedonali” , commenta Giordano Biserni, presidente di Asaps-Sapidata, l’Associazione sostenitori della polizia stradale.
Gli spaventosi dati sono rilevazioni nazionali, ma la maglia nera spetta al Lazio e, in particolare, a Roma: 43 morti, un sesto dei decessi totali, si sono verificati nella regione e, di questi, ben 22 nella Capitale. Un’anziana coppia di coniugi è stata travolta proprio ieri sera sul lungomare di Santa Marinella ed il bilancio è pesantissimo: la donna è deceduta e l’uomo è rimasto ferito.
Biserni, Asaps: “Troppi pirati ed ubriachi al volante. Il Parlamento esamini il disegno di legge contro la guida distratta”
Anche la Campania è poco sicura per chi va a piedi: 29 morti dall’inizio dell’anno, di cui 6 soltanto in agosto; chiude il tristissimo podio la Lombardia, con 27 decessi dal 1° gennaio. Seguono poi Veneto ed Emilia-Romagna con 25 pedoni uccisi in 7 mesi e mezzo.
Ripartiti per mese, poi, l’agghiacciante classifica non si alleggerisce: 53 decessi registrati a gennaio, 36 a febbraio, 31 a marzo, 18 in aprile, 21 a maggio, 32 a giugno e 38 a luglio. Per agosto, come detto, siamo fermi a 26, ma solo fino allo scorso lunedì 13. Se la media fosse confermata, agosto potrebbe bissare la strage verificatasi a gennaio.
E non è tutto: “I dati – puntualizza Asaps – sono parziali e non tengono conto dei gravi feriti che molto spesso perdono la vita negli ospedali anche a distanza di mesi”.
“Occorre lavorare sui controlli – precisa ancora Biserni – ma anche sull’infrastruttura stradale, mettendo in evidenza agli automobilisti la presenza di un luogo sacro per la sicurezza stradale. Ancora pirati e ubriachi si rendono protagonisti delle morti dell’utente più debole della strada. Speriamo – conclude il presidente di Asaps – che alla riapertura del Parlamento si parta con l’esame del disegno di legge che dovrebbe contrastare anche la distrazione alla guida, spesso causa fra le primarie di investimenti e un vero bubbone nelle nostre città“.