Roma, Laurentino 38, il quartiere ostaggio di una ventina di giovani: 3 minori in comunità
Il quartiere in balia di aggressioni e violenze della gang. Il Tribunale dei Minori pone 3 ragazzi in comunità, indiziati di gravi reati.
Al Laurentino 38, di sicuro, non mancano ponti e parapetti dai quali scagliare sassi e qualunque altro oggetto per colpire passanti, vetture o le vetrine di botteghe e negozi.
Di questo – e di molto altro – sono accusati ed indiziati i tre giovanissimi per i quali il Tribunale dei Minori di Roma ha disposto l’affido in comunità, in regime di custodia cautelare.
I tre ragazzi, che facevano gruppo con un’altra ventina, sarebbero risultati tra i presunti responsabili di una serie di gesta che hanno seminato il panico tra gli abitanti del quartiere Laurentino 38.
Le accuse: atti persecutori, sequestro di persone violenza privata e lesioni personali
Un artigiano di origini siriane era finito nel mirino del gruppo: più volte la saracinesca del suo negozio era stata presa a sassate e danneggiata con il fuoco ed egli stesso era stato aggredito e picchiato per strada. In una particolare occasione, poi, l’uomo era stato costretto a restare in bottega, con il passo sbarrato da una panchina, mentre il gruppo si concedeva una sassaiola catartica contro il negozio.
Solo l’intervento delle Volanti della polizia hanno liberato l’uomo dall’aggressione del branco, ma i teppisti erano scappati.
Sorti simili sono toccate ad una farmacia e a diversi uffici comunali, costringendo i dipendenti a barricarsi dentro fino all’arrivo delle forze dell’ordine.
Dopo una serie di indagini, finalmente, sono stati identificati almeno 6 componenti della gang, 3 dei quali minorenni, nei confronti dei quali sono state eseguite le misure cautelari di collocamento in comunità.