Un’indagine intensiva ha portato alla luce il coinvolgimento di un clan criminale nel traffico di stupefacenti.
Un’importante operazione condotta ieri mattina dai militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina ha portato all’arresto di 17 persone coinvolte in un’organizzazione criminale specializzata nel traffico di stupefacenti nella zona del Sud Pontino. L’azione, frutto di indagini approfondite, ha coinvolto unità specializzate, elicotteristi e unità cinofile dell’Arma, culminando nell’esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Cassino su richiesta della Procura della Repubblica di Latina.
Il blitz ha interessato diverse località tra Napoli, Isernia, Vercelli, Melfi (Potenza), Minturno, Santi Cosma e Damiano e Castelforte. Delle 17 persone arrestate, quattro si trovano in carcere, due agli arresti domiciliari, tre con il divieto di dimora e otto sono sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Le accuse rivolte agli indagati sono di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzato allo spaccio, nonché di porto di armi comuni da fuoco illegalmente detenute.
L’ordinanza di custodia cautelare ha messo in luce l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana) perpetrata da un gruppo criminale operante nel sud Pontino, particolarmente nelle aree di Castelforte, Santi Cosma e Damiano, oltre che nei comuni circostanti. Questo gruppo coinvolgeva anche alcuni soggetti legati al clan “MendicoAntinozzi”, associato alla più ampia organizzazione criminale dei “clan dei casalesi”, già riconosciuta come tale dalla Corte di Assise di Latina grazie a un’indagine denominata “Anni 90”, condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina.
L’operazione, identificata come “Anargiri 2”, è stata condotta dalle forze dei Carabinieri del Norm – Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Formia anche attraverso attività tecniche, dinamiche e verifiche sul campo ed è stata avviata nell’ottobre 2020, per concludersi nel maggio 2021.
L’indagine ha rivelato diverse evidenze:
Nello specifico, la droga, dopo essere stata prelevata dalla Campania o da Roma, veniva distribuita tra vari spacciatori per essere venduta al dettaglio nei comuni del Sud Pontino.