Roma, il miracolo della Madonna della Neve si rinnova domani, 5 agosto
Roma 40° edizione della rievocazione storica del Miracolo della Neve. Domani si celebra l’evento davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore.
Spegne 40 candeline la rievocazione del Miracolo della Neve: domani, quindi, l’appuntamento è, come di consueto, alla basilica di Santa Maria Maggiore.
Tutto accadde, secondo la leggenda, nella notte tra il 4 ed il 5 agosto dell’anno 358 d.C., sul Colle Esquilino, quando la Vergine Maria si dice sia apparsa in sogno all’allora Papa Liberio e ad un patrizio, Giovanni, chiedendo loro di erigere una chiesa nel luogo che Ella avrebbe indicato.
Al loro risveglio, i due prescelti ritrovarono l’Esquilino imbiancato dalla neve, caduta in pieno agosto. Da allora, quello divenne il “Miracolo della Neve” e sul colle innevato venne edificata quella magnificenza senza pari che è la Basilica di Santa Maria Maggiore, dedicata alla Vergine.
La nevicata artificiale d’agosto sulla testa degli spettatori in piazza Santa Maria Maggiore
Niente di strano, quindi, che nella notte che ricorda il prodigio l’intera piazza si trasformi in un teatro a cielo aperto, tra luci ad effetto e musica e sulla testa degli ammaliati spettatori cominci a scendere una fitta polvere bianca.
L’evento, patrocinato da Roma Capitale, Regione Lazio e ministero della Cultura, sarà presentato dall’attrice Serena Petrella. Aprirà la serata la fanfara dell’Arma dei Carabinieri, cui faranno seguito gli “archi riflessi di luci”, frutto dell’ingegno dell’architetto ed artista Cesare Esposito, che è anche l’ideatore della nevicata artificiale. Tutto accompagnato dalle voci di soprano, tenore e baritono che saranno il sottofondo della serata in un concerto di musica classica e lirica.
Un grande applauso, dalla piazza, saluterà all’indirizzo di Papa Francesco ed al suo impegno per la pace nel mondo: “Piazza Santa Maria Maggiore, per l’occasione – spiega Esposito – sarà ribattezzata Piazza della Pace“.
E se tutto questo riuscirà, nonostante il meteo avverso e la dispettosa perturbazione Circe, anche i più scettici dovranno chinarsi al prodigio.