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Attacchi informatici: hacker russi prendono di mira anche i media Italiani

La Polizia Postale, con gli esperti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica e del Cnaipic, in azione per il ripristino dei servizi dopo un attacco hacker (Immagine di repertorio)
La Polizia Postale, con gli esperti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica e del Cnaipic, in azione per il ripristino dei servizi dopo un attacco hacker (Immagine di repertorio) – Roma.Cronacalive.it

Attaccate anche banche e istituzioni con azioni dimostrative che fortunatamente non hanno danneggiato le infrastrutture.

Negli ultimi tre giorni, l’Italia è stata oggetto di “massivi” attacchi informatici da parte degli hacker filorussi conosciuti come Noname057(16). Dopo aver preso di mira aziende di trasporto, banche ed istituzioni, ieri è toccato anche ai siti di alcuni media. Fortunatamente, i disservizi sono stati limitati, con alcuni portali momentaneamente irraggiungibili. Si tratta di azioni dimostrative, finalizzate principalmente a ottenere visibilità senza causare danni all’infrastruttura.

“Si tratta di azioni dimostrative, che mirano più che altro ad ottenere visibilità, non danneggiano l’infrastruttura. E non è solo l’Italia bersagliata, ma periodicamente anche altri Paesi dell’arco occidentale che sostengono l’Ucraina”, spiegano all’ANSA dalla Polizia postale che sta intervenendo in supporto.

È stata mobilitata anche l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che ha avvisato i potenziali bersagli dell’offensiva in atto, invitandoli ad aumentare le misure di difesa.

Il modus operandi dei Noname

Gli hacker filo-Mosca utilizzano la stessa arma di sempre, ovvero il Ddos (Distributed denial of service), inviando un’enorme quantità di richieste al sito web obiettivo per intasarlo e impedirne il normale funzionamento.

Dopo aver scelto il bersaglio, i Noname incoraggiano poi tramite chat altri attivisti a imitarli, amplificando la portata dell’attacco. Il tutto viene rivendicato sul canale Telegram, sempre con una vena ironica, utilizzando l’immagine di un orso, simbolo della Russia, insieme al sito colpito.

La campagna attuale è stata annunciata lunedì scorso con un post contro “l’adorazione dell’idolo Ukronazi nei russofobici Paesi dell’Occidente”, in riferimento all’incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e la premier italiana, Giorgia Meloni, che ha confermato il sostegno italiano a Kiev.

L’intervento delle autorità

Gli esperti dell’Agenzia cyber hanno intercettato la terza ondata di attacchi informatici e hanno allertato gli obiettivi fornendo istruzioni specifiche per mitigare gli effetti. Le autorità italiane, tra cui il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche della Polizia postale e i Centri operativi per la sicurezza cibernetica, sono quindi intervenute in supporto ai tecnici delle società interessate per il ripristino dei sistemi informatici essenziali e per acquisire dati utili alla ricostruzione degli eventi.

Oltre ad alcuni siti giornalistici, sono stati colpiti il Comune di Palermo, il portale trasparenza della Regione Sicilia, la Sogea di Palermo, la Banca Credem e Banco Popolare di Bari.

Sebbene gli hacker sembrino aver spostato il loro obiettivo sulla Slovacchia, è fondamentale rimanere pronti e preparati. L’Agenzia invita ad applicare misure di protezione contro gli attacchi Ddos e a segnalare tempestivamente ogni attività sospetta.