Preoccupante aumento dei livelli di diossine a Ciampino dopo il rogo
Dal report di Arpa Lazio emerge che le concentrazioni di diossine sono sopra i limiti consentiti, scende il benzopirene ma rimane oltre il limite.
I livelli di diossine continuano ad aumentare a Ciampino. Secondo l’ultimo aggiornamento del report dell’Arpa Lazio riguardante il monitoraggio delle stazioni mobili installate dopo il rogo verificatosi sabato presso l’impianto di trattamento dei rifiuti che si trova nelle vicinanze di Roma, i valori dei campioni prelevati il 29 e il 30 luglio (per i siti 1 e 2) superano ancora il limite consentito.
Nella giornata del 30, i livelli di diossine rilevati all’interno del sito 1 hanno raggiunto 42 pg/m3, rispetto ai 37 del giorno precedente. Invece, per la seconda centralina, situata a circa 600 metri in linea d’aria dall’impianto, i livelli di diossine sono aumentati dai 3.3 del 29 luglio ai 4 pg/m3 il 30 luglio, superando il valore limite di 0,1-0,3 pg/m3 suggerito dall’Oms
Fuori dai limiti anche il benzopirene e il PCB
Anche il benzopirene rimane a livelli elevati. Nel campionatore di riferimento della prima centralina, i valori sono pari a 11, mentre il valore limite è di 1, sebbene sia sceso notevolmente rispetto ai 94 ng/m3 rilevati nel primo giorno.
In aumento anche il valore del PCB, che è salito da mille a 6.700: “Per quanto riguarda i PCB, non esistono limiti normativi o valori di riferimento. A titolo informativo, è possibile segnalare che in base all’esperienza maturata dall’Arpa Lazio in occasione degli incendi più rilevanti avvenuti negli ultimi anni sul territorio regionale (Eco X Pomezia 2017, TMB Salario Roma 2018, Mecoris Frosinone 2019, LOAS Aprilia 2020) i valori di PCB misurati possono rientrare in un range molto ampio che oscilla da meno di 200 a oltre 2000 pg/m3″, sottolinea Arpa.