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Reddito di cittadinanza, la crisi dei Comuni: mancano le risorse

Il presidente dell'Anci Antonio Decaro (Immagine di repertorio)
Il presidente dell’Anci Antonio Decaro (Immagine di repertorio) – Roma.Cronacalive.it

L’intervento di Antonio Decaro alla trasmissione di La7 Omnibus: “i Comuni non hanno fondi per aiutare chi perde il Reddito di cittadinanza”.

Come già annunciato dall’SMS inviato dall’Inps lo scorso venerdì agli oltre 160 mila percettori, è arrivato lo stop al Reddito di cittadinanza voluto dall’attuale Governo.

Le persone che non rientrano nelle categorie di disagio sociale previste dalla legge, insieme alla presenza in famiglia di disabili, minori, anziani o over 60, non avranno più accesso al Reddito di cittadinanza a meno che non vengano prese in carico dai servizi sociali entro il 31 ottobre. In questo caso, riavranno l’assegno fino a dicembre con gli arretrati.

Una situazione che sta generando caos, proteste e preoccupazioni, sia da parte dei cittadini che dai servizi sociali dei Comuni, messi ora sotto pressione per l’aumento di richieste dalle famiglie rimaste fuori dal Reddito di cittadinanza per ottenere una presa in carico che consenta di riottenere il sussidio statale.

L’intervento di Antonio Decaro

“Non ci sono risorse nei Comuni per i servizi sociali per aiutare chi perderà il Reddito di cittadinanza. Anche per chi sarà avviato al lavoro, certo è cumulabile, ma in un nucleo famigliare in cui c’è una persona e ci sono tre minori, con 350 euro come farà a vivere? Verrà al Comune a chiedere un aiuto che non possiamo dare”. Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro intervenendo nel corso della trasmissione di La7 Omnibus.

“Cercheremo di stringere ulteriormente ma non fabbrichiamo i soldi”, ha continuato Decaro spiegando che “abbiamo anche spese correnti che tendono ad aumentare” come “la spesa per l’energia, per il personale, perché il Governo giustamente ha fatto un nuovo contratto ai nostri dipendenti ma quel contratto lo pagano i Comuni“. “Non voglio creare eccessivi allarmismi ma siamo preoccupati del fatto che le avvisaglie di ieri, di persone che si rivolgono ai Servizi sociali del Comune diventeranno, specie a partire dal primo gennaio 2024, una costante che non vedevamo ormai più dal 2019” – ha precisato il sindaco di Bari .

“Quelle persone torneranno a chiedere aiuto ai Comuni. Cercheremo con le risorse economiche che avremo a disposizione di poter dare una mano anche a loro, ma sarà quasi impossibile”.

Qui tutte le informazioni su cosa fare dopo aver ricevuto l’SMS sulla sospensione del Reddito di cittadinanza.