Sub iudice al ricorso in Cassazione, con riserva quindi, Parmalat riconsegna la propria quota di Centrale del Latte al comune di Roma.
Le quote Parmalat di Centrale del Latte ritornano al Comune di Roma, pur se “con riserva di rientrare nella piena titolarità della quota nel caso di accoglimento del ricorso per cassazione”, precisano con una nota dal gruppo.
In osservanza, quindi, alla sentenza emessa dalla Corte di Appello di Roma – ma in attesa di conoscere l’esito del ricorso avanzato in cassazione – Parmalat riconsegna la propria quota di maggioranza a Roma Capitale.
“Gli oltre 30 milioni di investimenti – sottolinea Maurizio Bassani, general manager di Parmalat – distribuiti nel corso di questi 20 anni hanno contribuito, con il lavoro delle persone ed il supporto delle organizzazioni del territorio, a portare Centrale del Latte di Roma ad avere bilanci sempre in utile, garantendo lavoro nella regione Lazio e supporto alla filiera. Restituiamo le azioni a Roma Capitale – conclude Bassani – in adempimento spontaneo della sentenza della Corte d’appello, ma continueremo a coltivare i contenziosi pendenti e confidiamo che la Corte di Cassazione accolga le nostre ragioni“.
Dopo la sentenza del 2022, la giunta Gualtieri aveva approvato una memoria per avviare l’iter per rientrare in possesso delle quote.
Il documento mirava a stabilire le modalità relative alla restituzione del 75% delle quote della Centrale del Latte di Roma detenute da Parmalat, gruppo Lactalis: in aggiunta al 7%, già in possesso di Roma Capitale, il Campidoglio si aggiudica quindi l’84% del pacchetto azionario.
Il prossimo passo sarà quello di individuare un nuovo organo di amministrazione per Centrale del Latte, tenendo conto della odierna composizione azionaria.